“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Stop ai bus elettrici sulla Strada Parco
Il TAR Abruzzo ha accolto il ricorso del Comitato Strada Parco contro la Regione Abruzzo, i comuni di Pescara e Montesilvano e la Tua spa
Ennesimo ‘stop’ ai bus elettrici sulla Strada Parco. Il Tar Abruzzo, sezione staccata di Pescara, ha accolto il ricorso presentato dal Comitato Strada Parco Bene Comune contro la Regione Abruzzo e nei confronti del Comune di Pescara e del Comune di Montesilvano, oltre alla Tua Spa. Nel dispositivo si annulla, temporaneamente, la delibera di Giunta regionale del 17 aprile n° 2029, per l’attivazione della cosiddetta ‘Linea Verde’ e quindi l’entrata in servizio degli autobus sull’ex tracciato ferroviario. L’udienza pubblica nel merito è fissata per il 22 maggio 2026.
“Considerato che – scrive il giudice relatore Massimiliano Balloriani nel dispositivo – la strada parco non è una comune strada urbana, ma un’area destinata ad accogliere un’opera pubblica, cioè un tracciato filoviario progettato ad hoc e in fase di autorizzazione dell’esercizio, si tratta a tutti gli effetti di infrastruttura e di un tracciato in fase pre-operativa di verifica tecnica progettuale di esercizio, che non ha ancora superato i controlli di sicurezza necessari. In altri termini, nel procedimento in corso, si è preteso di utilizzare il tracciato, prima del completamento dei controlli rimessi alla competenza del Ministero con riferimento alla sua idoneità e sicurezza”.
“A conferma di ciò – scrive ancora Balloriani – la Regione ha richiesto al Ministero se sussistono motivi ostativi all’attivazione temporanea del servizio di trasporto mediante autobus elettrici e il Ministero non ha fatto altro che ribadire che, oltre a non avere competenza su mezzi che non usano impianti fissi, l’utilizzo del tracciato prima del completamento della fase di verifica di sicurezza avviene naturalmente a esclusiva responsabilità del proprietario delle stesso e dell’esercente, ribadendo il divieto di ostacolare l’espletamento delle prove e verifiche funzionali non solo sui filobus, ma anche sul tracciato”.
Nel provvedimento, il giudice Balloriani parla anche di “eccesso di potere”, di verbali di sopralluogo generici e sottolinea che, “come emerso anche durante la discussione in camera di consiglio, il notevole afflusso di utenti sulla nuova linea così creata è dovuto anche alla contemporanea eliminazione di altre linee urbane, sicché anche il danno all’utenza, nelle more della decisione nel merito, non risulta pienamente dimostrato, così come la insostituibilità del servizio reso con le linee ordinarie precedentemente in esercizio”.