“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Strada Parco: D'Alfonso scrive al 'borgomastro' Masci
In una lettera molto piccata l'ex sindaco di Pescara cita un articolo dello statuto in cui spiega le ragioni del sostegno alle battaglie del Comitato Strada Parco sui problemi del Filobus
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta, molto piccata, dell'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, il quale cita un articolo dello statuto del Comune ed in cui spiega le ragioni necessarie del sostegno alle battaglie dell'associazione Comitato Strada Parco sui problemi di sicurezza legati al Filobus.
Gentile Signor Sindaco,
mi rivolgo a lei con la consapevolezza della sua resistente attitudine all’ascolto, fidando che questo appello possa trovare l’accoglienza che viene destinata alle istanze mirabili che le vengono rappresentate quando, come diceva Parini, lo spontaneo / lepor tu mesci a i detti.
Non è ignoto a nessuno, o nostro Borgomastro, che il comune aternino si trovi in questa consigliatura a dover navigare sotto una speciale vigilanza della giustizia amministrativa, di primo e secondo grado, con le luci che si accendono e si spengono sui provvedimenti e sulla stessa legittimità dell’amministrazione. Molto rilevante in questo contesto è la recente ordinanza cautelare del Consiglio di Stato (la n. 02227/2025, per essere precisi, pubblicata il 20/06/2025), che ha respinto l’appello di TUA SpA e altri enti riguardo alla sospensione della “Linea Verde V1” sulla tanto discussa “Strada Parco”. Una pronuncia, questa, che ha avuto il pregio di confermare le “oggettive condizioni di pericolo” di un’infrastruttura a quanto pare non così pronta ad accogliere i filobus – o, in alternativa, i più modesti, bus elettrici.
Ma in quella sede un gravame è stato posto sulle spalle di una realtà benemerita della vita civica pescarese. Mi riferisco, ovviamente, al Comitato Strada Parco Bene Comune che con la sua azione instancabile e il suo spirito genuinamente “senza scopo di lucro”, ha saputo tenere alta la bandiera della legalità e della sicurezza, persino a costo di vedersi richiedere una fideiussione da 50.000 euro mensili. Cinquantamila euro al mese, illustrissimo Sindaco! Cifra che, come ben sappiamo, il Comitato non può né deve produrre, dato il suo carattere volontario e sprovvisto di autonomia patrimoniale. Sembra quasi che si pretenda l’impossibile da chi, con la sola forza del senso civico, si batte per la salvaguardia della nostra incolumità pubblica.
Ebbene, in questo panorama di nobilissime intenzioni e di sottili decisioni, il ruolo del Comune, che Lei regge pro tempore, diventa di cruciale importanza. Se è vero, come riconosciamo tutti, che TUA SpA ha il diritto di portare avanti le proprie ragioni, è altrettanto lampante che la battaglia dell’Associazione Strada Parco non può e non deve essere lasciata a sé stessa. Non può essere ignorata la valenza pubblica di questa associazione, che ha il merito non trascurabile di aver richiamato l’attenzione su aspetti di sicurezza fondamentali, come ben sottolineato dal TAR e dal Consiglio di Stato.Le chiedo, pertanto, con la stessa determinazione con cui il Consiglio di Stato ha richiesto al Comitato di produrre quanto appare a ognuno impossibile, di impegnare l’Ente da Lei presieduto a riconoscere ufficialmente la funzione insostituibile dell’Associazione Strada Parco in questa complessa vicenda.
Le chiedo che il Comune di Pescara si erga a baluardo di queste voci civiche, che la loro battaglia venga sostenuta con la stessa dignità e il medesimo impegno profusi per le ragioni di chi ha forza contrattuale ed economica per far intendere le sue ragioni.
Le chiedo di prestare tempo e attenzione alla difesa del sacrosanto principio e diritto di partecipazione dei cittadini alla vita democratica della città riconosciuto con previsione statutaria dallo stesso Comune di Pescara: l’articolo 34 prevede che ‘Il Comune valorizza e favorisce lo sviluppo di libere forme associative e del volontariato; la loro partecipazione all’amministrazione locale sarà considerata nei modi e nei limiti stabiliti nel regolamento, in relazione alla loro effettiva rappresentatività di interessi generali e diffusi ed alla loro organizzazione che deve presentare una adeguata consistenza per poter costituire un punto di riferimento nei rapporti con il Comune’, concetti ribaditi dall’articolo 35 che riconosce il diritto dei cittadini e delle Associazioni di produrre ‘carte dei diritti, istanze, petizioni e proposte…dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi generali della collettività’. Mission che, ne concorderà, è innegabilmente quella svolta dal Comitato.
È tempo, Sindaco, che il nostro Comune dimostri non solo di saper ascoltare le sentenze dei tribunali – cosa che, a quanto pare, anche il Comitato è riuscito a fare brillantemente – ma anche di saper cogliere il valore intrinseco del contributo civico.
Confido, dunque, che Ella voglia accogliere questo appello non come una sterile provocazione, ma come un invito a rafforzare il legame tra l’Amministrazione e la cittadinanza attiva, riconoscendo il ruolo fondamentale di chi, senza chiedere nulla in cambio, si spende per il bene comune.
Carlo Masci non può ignorare questo appello, il Sindaco di Pescara non deve farlo.
Questa la mia più ferma fiducia nello scriverLe e indirizzarLe il mio congratulante e cordiale saluto.
On. Luciano D’Alfonso
Ovviamente sui nostri spazi troverà la giusta replica il primo cittadino pescarese, qualora ne sentisse la necessità o anche chi, indirettamente, si senta chiamato in causa da questo scritto.




