L'umiliazione continua

Crisi Pescara senza fine. All'Adriatico passa anche il Chievo e l'ultimo treno per meritare la Serie A

L'umiliazione continua

DELFINO PESCARA. L'UMILIAZIONE CONTINUA. Non c'è fine alle umiliazioni per i tifosi del Pescara. Uno 0-2 che sa di resa, nonostante una gara decente. Ma l'antifona si era capita dai primi scampoli di gara, quando l'arbitro Mazzoleni, tra i peggiori in campo, aveva sorvolato su due netti falli da rigore in favore del Pescara: quando un direttore di gara fa correre dopo un atterramento e un fallo di mano così solari, infatti, significa che non conti nulla. E questo la società biancazzurra non può che constatarlo. Gara in equilibrio precario fino allo scadere, quando il Pescara sembrava in grado di grattare almeno un punticino sul Genoa sconfitto a Firenze. E invece no. Perché se non fai nulla per meritare qualcosa, il destino non ti aiuta: ci pensano prima Stoian e poi Théreau a rovinare il pareggio dell'Adriatico proprio quando sembrava tutto chiuso sul risultato ad occhiali. Il pubblico biancazzurro abbandona lo stadio a testa bassa, in silenzio, quasi senza replicare di fronte all'impotenza dei ragazzi del presidente Sebastiani. Non ci sono più parole da sprecare.

PRIMO TEMPO. La prima emozione all'11' con Théreau che chiude un triangolo con Paloschi e, in sospetto fuorigioco, scarica su Pelizzoli in uscita disperata. Sul ribaltamento di fronte Bjarnason viene clamorosamente atterrato in area veneta da Dramé che lo affossa, ma l'arbitro Mazzoleni fa correre tra le proteste generali. Il Pescara si fa sotto al 18' con un bel colpo di testa in mischia di Cascione, servito da un cross preciso di Bocchetti, ma la sua conclusione è parata da Puggioni in due tempi. Ancora Cascione poco dopo di testa incrocia un cross di Caprari che era inizialmente partito in contropiede, ma il pallone è largo di pochissimo. Biancazzurri a caccia del vantaggio sempre con Cascione che non trova lo specchio su un nuovo colpo di testa, servito questa volta da una sovrapposizione di Balzano. È pericolosissimo il Chievo, però, con Cofie che prende una traversa dal limite dell'area biancazzurra dopo un'azione avvolgente: in questo caso fortunato il Pescara. Passa un minuto e l'arbitro Mazzoleni sorvola su un clamoroso fallo di mano in area gialloblù da parte di Andreolli: tocco ineccepibile che solo l'arbitro, i guardalinee, e gli inutili addizionali, non vedono. Al 35' bella azione in velocità sulla fascia sinistra con Sculli che fa correre Bocchetti che, a sua volta, serve Vukusic sulla corsa: quest'ultimo ci prova di sinistro a incrociare, ma la palla è di Puggioni. Al 38' è Togni che tenta la strada del gol su punizione dai 27 metri, ma la sua parabola è alta. Quando sale il Chievo fa paura: Théreau di testa lambisce il palo alla destra di Pelizzoli da ottima posizione. Allo scadere, dormita generale della difesa adriatica, Théreau arriva sul fondo, serve all'indietro il solo Rigoni che, per fortuna del Pescara, cicca la sfera.

SECONDO TEMPO. Partita bloccata a centrocampo fino al 67' quando Caprari inventa uno spunto interessante sulla trequarti con conclusione dalla distanza: palla alta. Sul ribaltamento è Théreau a far paura con un diagonale sul primo palo, ma la sfera tocca l'esterno della rete. Théreau al 72' sfiora il vantaggio concludendo su cross di Frey, ma la palla, colpita dal centro dell'area biancazzurra, è alta di pochissimo. A due minuti dal termine, la doccia fredda firmata Stoian: Théreau lo serve a centrocampo, l'ex biancazzurro entra in area convergendo, destro sul secondo palo e rete. Dopo il vantaggio due occasioni per Abbruscato, la prima di testa e la seconda di sinistro da ottima posizione, ma il risultato è sempre quello: palla fuori. La mette dentro, invece, Théreau in pieno recupero, dando al risultato una rotondità che fa felici solo gli scommettitori dello 0-2.

IL TABELLINO (PESCARA 0 CHIEVO 2)

Reti: 88' Stoian, 92' Théreau

Pescara: Pelizzoli, Balzano, Cosic, Kroldrup, Bocchetti, Bjarnason, Togni (70' Quintero), Cascione, Caprari, Sculli (64' Celik), Vukusic (58' Abbruscato). In panchina: Falso, Perin, Zanon, Blasi, Bianchi Arce, Caraglio, D'Agostino. All. Bucchi (in panchina Nobili)

Chievo: Puggioni, Andreolli, Guana (83' Luciano), Cesar, Cofie, Rigoni, Frey, Paloschi (70' Stoian), Hetemaj (65' Seymour), Théreau, Dramé. In panchina: Squizzi, Dainelli, Jokic, Sampirisi, Farkas, Hauche, Pellissier, Papp, Ujkani. All. Corini

Ammoniti: Bjarnason, Sculli, Cosic, Hetemaj, Balzano

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo. Assistenti: Andrea Marzaloni di Rimini e Andrea Padovan di Conegliano. IV Uomo: Mauro Tonolini di Milano. Addizionali: Maurizio Mariani di Aprilia e Francesco Castrignanò di Roma 2

Fernando Errichi