Il Pescara crolla a Marassi. Biancazzurri bene per 45 Minuti, Poi il Baratro

Oliveri illude il Delfino. La Sampdoria torna al successo dopo 149 giorni

Il Pescara crolla a Marassi. Biancazzurri bene per 45 Minuti, Poi il Baratro

Sconfitta amarissima e, soprattutto, inaccettabile, almeno nelle proporzioni, quella subita dal Pescara a Marassi contro una Sampdoria che, fino a ieri, non vinceva una partita di campionato da quasi cinque mesi (149 giorni). Il tabellino segna un pesante 4-1 finale per i blucerchiati, ma il risultato più doloroso è la dimostrazione di come il Pescara abbia tenuto il campo per un solo tempo, crollando verticalmente nella ripresa in modo inspiegabile.


La prima frazione di gioco aveva illuso. Il Pescara è sceso in campo con l'atteggiamento giusto, limitando le manovre lente e macchinose di una Sampdoria parsa ancora alle prese con i suoi "gravi difetti". I doriani hanno faticato a creare occasioni nitide, trovando un Desplanches reattivo sulla loro unica vera chance con Pafundi.

E poi, la zampata vincente, proprio quando la Samp sembrava poter reggere fino all'intervallo: al 44', un cross ben calibrato si è trasformato nell'assist per il colpo di testa di Oliveri, che ha sorpreso Depaoli e trafitto Ghidotti. 0-1 e un meritato vantaggio che aveva ammutolito il Ferraris, già spazientito dai suoi.


Tutto, però, è svanito nella ripresa. La Sampdoria ha operato un cambio tattico (passando a quattro dietro) e si è trasformata, trovando gli spunti dei suoi elementi migliori. Ma la reazione veemente degli avversari non può giustificare il vuoto di gioco e la passività con cui il Pescara ha affrontato i secondi 45 minuti.

L'episodio chiave arriva al 54' con il calcio di rigore concesso alla Samp per un tocco di braccio di Capellini. Il VAR conferma, Coda pareggia: 1-1. Da quel momento, il Pescara è letteralmente sparito dal campo.

In un lampo, la squadra si è squagliata. Al 63', Pafundi ha siglato il sorpasso (2-1), e appena tre minuti dopo, Depaoli ha trovato il terzo gol su un'azione troppo semplice per essere vera (3-1). Dieci minuti di blackout fatale. Il Pescara non ha avuto alcuna reazione, dimostrando di essere "poca cosa" di fronte all'accelerazione avversaria, un difetto mentale gravissimo da correggere immediatamente.

Nel recupero, Ioannou ha addirittura calato il poker (4-1), chiudendo una giornata che dovrà far riflettere a lungo: il Pescara non può permettersi di regalare un intero tempo agli avversari, specie se questi sono disperati e in cerca di riscatto. L'espulsione finale di Brosco è solo la ciliegina amara su una torta indigesta.


SAMPDORIA PESCARA 4-1

44′ Oliveri 11’st Coda (rig) 18st Pafundi 22’st Depaoli46’st Ioannou

Sampdoria: Ghidotti; Riccio, Vulikic (1’st Giordano); Hadzikadunic; Venuti, Bellemo, Nelsen, De Paoli (42’st Ioannou); Cherubini (30’st Barak), Pafundi (30’st Henderson); Coda (42’st Cuni). Allenatore: Donati. A disp: Coucke, Ravaglia, Ricci, Conti, Benedetti.

Pescara: Desplanches, Corbo, Brosco, Capellini, Oliveri (41’st Brandes) Squizzato (41’st Sgarbi), Dagasso, Letizia (20’st Meazzi), Olzer (6’pt Merola), Di Nardo, Valzania (20’st Corazza). Allenatore: Vivarini. A disp: Saio, Profeta, Giannini, Pellacani, Gravillon, Graziani, Cangiano, Vinciguerra, Okwonkwo.

Arbitro: Luca Pairetto di Nichelino. Assistenti: Bercigli di Firenze e Giuggioli di Grosseto. Quarto uomo: Di Loreto di Terni. VAR: Aureliano di Bologna. AVAR: Marini di Roma 1.

Ammoniti: Vulikic, Brosco

Espulso: Brosco