La storia infinita (e i misteri) della Filovia da 32 milioni

La grande incompiuta sulla Strada Parco non finisce di stupire. Il Pd punta il dito sulla società incaricata di periziare

La storia infinita (e i misteri) della Filovia da 32 milioni

FILOVIA, LA STORIA INFINITA. “E’ mai possibile procedere con i lavori se non si conosce chi dovrà provvedere in esecuzione di esplicite varianti progettuali, regolarmente approvate dagli Enti territoriali competenti, onde assicurare la definitiva soluzione delle anomalie rilevate e conseguire la preventiva vidimazione di conformità prescritta in materia di lavori pubblici, circa l'eliminazione e il completo superamento di tutte le barriere architettoniche?”. E’ la domanda che si pone il Pd tornando sull’argomento filovia, in fase di realizzazione sulla Strada Parco di Pescara-Montesilvano. Dubbi vecchi già oggetto di richieste e interrogazioni “ma su cui non c'è stato alcun chiarimento, specie sulla parte di tracciato ricadente nel Comune di Montesilvano, per un tratto di circa 500 metri”. Sotto accusa anche il Phileas, che denuncia un peso di 27 tonnellate ed è dotato di guida magnetica vincolata che comporta il passaggio delle ruote sempre sulle medesime corsie di transito, "con la conseguente formazione delle cosiddette “ormaie”, vale a dire quattro solchi sul manto stradale che comportano - a fini di sicurezza - l’immediato ritiro del rotabile dalla circolazione".

LA PERIZIA CHE NESSUNO CONOSCE. La società incaricata dalla BBR è la STS Mobile di Ancona, "ma ad oggi - sottolinea il Pd - non si sono potuti reperire i risultati di questo accertamento. Il Comune è a conoscenza di questi risultati? E' a conoscenza di questa perizia?". Il 20 settembre l'Ing. Di Giambattista ha risposto alla richiesta della perizia avanzata dall'on. D'Incecco dicendo che il Ministero dei Trasporti, che ha il compito di vigilare sulla sicurezza in fase di realizzazione e di avvio di esercizio, non ha avuto i risultati dei carotaggi; eppure lo stesso Di Giambattista nell'aprile 2012 comunicava al Pd "che questi esami erano in corso. Possibile che a distanza di 17 mesi il Ministero non conosca cosa dica quel supplemento di perizia?". Addirittura nella città francese di Douai "il sistema di guida elettronica in dotazione al Phileas (lo stesso scelto per il nostro territorio, sebbene nella più conveniente versione originale a trazione ibrida, quindi senza pali e fili elettrici) non ha ancora conseguito la prescritta omologazione, benché nella città d’oltralpe tutto il tracciato si svolga su corsie dedicate, interamente realizzate in cemento armato, con giunti di dilatazione posti ogni cinque metri".

DA PESCARA A DOUAI. "A Douai - segnala il Pd - sono stati investiti 9 milioni di euro per gli aggiornamenti del "software" del sistema di guida elettronica, senza riuscire nell'intento", e così il mezzo "è tuttora privo del collaudo ministeriale, quanto al sistema di guida magnetica vincolata. Una condizione siffatta, ancor più probabile a Pescara, ove la composizione inadeguata del sottofondo stradale, non potrà garantire l'ancoraggio stabile alle boe magnetiche tipiche del sistema di guida elettronica prescelto, comporterebbe il clamoroso fallimento dell'opera, al pari di quanto già accaduto per il similare sistema TPL "Civis" della città di Bologna".

SOLDI, SOLDI, SOLDI. Un ulteriore punto su cui fare chiarezza è il problema che attiene ai costi annuali di gestione e manutenzione dell’opera: "Nei verbali numeri 9 e 10 della gara a procedura ristretta vengono descritti i costi di gestione annuale e i costi di manutenzione in esercizio. L'importo proposto dalla Balfour Beatty Rail per la gestione annuale è di € 1.459.400, mentre il verbale n.10 indica il costo annuo del servizio di manutenzione, pari a € 1.192.000 (che sale a € 1.249.500 per i cinque anni successivi). La somma delle due voci considerate fornisce un dato non sottostimabile, e cioè che, tra manutenzione e gestione, annualmente per il Phileas è necessaria la spesa di € 2.651.000". Nella Commissione Grandi Infrastrutture del 16 settembre, il presidente della GTM Russo ha tenuto a chiarire che si potrebbe far fronte a questi costi tagliando voci del bilancio della GTM, "salvo poi precisare che non è detto che sarà la GTM a gestire il servizio". Il Comune di Pescara, conclude il Pd, "stanzia ogni anno per il relativo contratto di servizio la somma di € 800.000 circa, con difficoltà di bilancio a tutti ben note. E’ necessario, pertanto, conoscere chi si farà carico effettivo delle spese di gestione e manutenzione del Phileas, ed è opportuno che i pertinenti impegni siano contenuti in atti vincolanti".

Nicola Chiavetta