“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Folla di studenti, insegnanti e cittadini per le vie di Pescara
Alta l’adesione alla manifestazione indetta dai sindacati per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia palestinese
Nonostante molti organi di informazione abbiano minimizzato sulla partecipazione alla manifestazione nazionale indetta dai sindacati per denunciare la tragedia che sta avvenendo in Palestina, ieri mattina (22 settembre 2025) erano in tanti tra studenti, insegnati, cittadini per le vie di Pescara. Il corteo è partito verso le 11:00 da Piazza Sacro Cuore scortato dalle forze dell’ordine per muovere in un lungo serpentone umano in Corso Umberto, attraversare Pescara Vecchia, quindi concludere sotto il Palazzo della Regione Abruzzo in Piazza Unione e in modo assolutamente pacifico. Per molti scioperanti l’adesione è costata il salario giornaliero ovvero un picco gesto m il cui valore é nella sincera di vicinanza umana a quanto sta avvenendo al di là del Mediterraneo. Secondo alcuni è stata una perdita di tempo perché la Guerra (con un solo esercito) non è finita. Tuttavia, prendendo in prestito le parole del grande Sandro Pertini, dobbiamo rispondere a queste persone che ci sono momenti nella vita in cui “necessario lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza”. Ed è appunto il caso dei Palestinesi, abbandonati praticamente da tutti e senza alcuna possibilità di difendersi da quanto sta avvenendo, sempre che il mondo - anche grazie a queste manifestazioni dei popoli - non possa finalmente trovare una risposta umana che macchiando in modo indelebile il nostro tempo.




