Cresce il livello del mare, aumenta il rischio inondazioni

A pochi mesi dalle elezioni regionali la politica locale scalda i muscoli ma trascura problemi importanti quali l’ambiente e lo spopolamento delle aree interne

Cresce il livello del mare, aumenta il rischio inondazioni

La politica locale sta scaldando i muscoli in vista delle prossime elezioni regionali del 10 marzo 2024 in Abruzzo e di quelle amministrative di Pescara e Montesilvano, per non parlare di quelle Europee del giugno 2024. Nelle prossime tornate elettorali, partiti e coalizioni sono tutti impegnati nella conquista di posti di comando e non importa come. Come riportano le cronache si preoccupano per ora di fare alleanze a volte azzardate pur di allargare la platea dei consensi elettorali, non a caso si stanno catapultando sul capoluogo abruzzese i vari big nazionali. E non sono bruscolini in gioco, ma decine e decine di seggi o strapuntini da occupare, non importa in che modo perché, come direbbe Enrico di Navarra, disposto a rinunciare alla fede ugonotta pur di salire sul trono di Francia,  «Parigi val bene una messa». Anche le posizioni di principio passano in secondo pianorispetto alla conquista di posti di comando. Lo abbiamo visto in Abruzzo a proposito del calo delle nascite, dell’invecchiamento della popolazione e dell'abbandono delle aree interne che interessa solo agli ambientalisti. D’altra parte anche l’innalzamento del Mar Adriatico, denunciato in diversi studi di Enea e Cnr, che vede Pescara tra le città ad alto rischio inondazione, interessa ad uno sparuto gruppo di visionari. Eppure tra 80 anni il capoluogo adriatico rischia di essere sommerso dal mare. Dal nord dell’Adriatico,da Trieste a  Venezia e Ravenna e  fino alla foce del Pescara e del Sangro, il livello del mare potrebbe innalzarsi di 1 metro circa per il riscaldamento globale e di un altro metro in occasione di eventi atmosferici come onde e vento forte. Lo scenario paventato è quello di zone costiere cancellate dall'innalzamento dei livelli del mare, con un aumento della temperatura terrestre di 2 gradi. Ma, per i politici, tanto vale guardare  pragmaticamente al presente cioè alle prossime scadenze elettorali, perché come diceva Keynes “Nel lungo periodo siamo tutti morti.” Dunque, almeno fin’ora, i partiti sono tutti concentrati nella ricerca di consensi ignorando le politiche a difesa del territorio. Addirittura favorendo il consumo del suolo urbano come a Pescara dove si registra il record regionale con il 51% del suolo comunale consumato.