La brutta figura di Spoltore e Pescara sulla questione Parco Rifugio per Animali

L’imprenditore mecenate Daniele Kilhgren ha donato un terreno e pagato un progetto all’avanguardia per ospitare i randagi dell’area metropolitana. Ma la politica litiga e rischia di far saltare tutto

La brutta figura di Spoltore e Pescara sulla questione Parco Rifugio per Animali

Il progetto del "Parco Rifugio Sexantio" proposto dall’ imprenditore Daniele Kihlgren da realizzare su un terreno di sua proprietà a Spoltore è un progetto unico nel  suo genere che potrebbe rappresentare un fiore all’occhiello nella tutela ed il benessere degli animali abbandonati nell’area metropolitana. Prova ne sia l’apprezzamento entusiastico che le stesse associazioni animalistiche hanno dato sul progetto del ricovero per cani. Ma, a causa del lungo e complesso iter burocratico, il sospirato progetto difficilmente sarà realizzato, per lo meno nei tempi sperati. Il primo scoglio da superare è rappresentato dalla contrarietà, più volte espressa dall’Amministrazione comunale di Spoltore che si è ‘offesa’ per essere stata scavalcata da quella di Pescara che vorrebbe deliberare su materia di competenza del nostro Comune. Non solo ma, il Consiglio Comunale di Spoltore, competente in materia urbanistica, forse (questo non ci e’ chiaro) dovrebbe approvare una variante al Piano Regolatore in quanto il terreno donato dal mecenate animalista Khilgren è a destinazione agricola. Non è dato sapere se esistano documenti ufficiali siglati dalle due parti, ma per ora stupisce la dichiarazione dell’Assessore alla Tutela degli Animali di Pescara Nicoletta Di Nisio secondo cui “il Comune di Spoltore avrà due mesi di tempo per dire la sua, ma se dovesse arrivare un “no” noi faremo il ricorso al TAR”. E non si sa nemmeno se effettivamente il progetto sia stato già presentato agli uffici tecnici del Comune di Spoltore. Ma non è finita qui perché un altro inghippo da superare è rappresentato dalla legge regionale del 18/12/2013 che prevede, tra l’altro, l’autorizzazione sanitaria del Sindaco di Spoltore e che ci sia una sufficiente distanza del Canile rifugio dagli insediamenti urbani. Ed anche nell’ipotesi che il Comune di Spoltore accettasse il progetto del parco-rifugio per animali, il finanziamento pubblico di 300.000 Euro andrebbe perso in quanto il termine ultimo dato dal ministero per far partire i lavori, necessario per poter usufruire dei fondi assegnati a Pescara, scade il 30 maggio. Ed anche con tutta la buona volontà questo termine non potrà essere rispettato. Pertanto, facciamocene una ragione, sarà necessario ripartire da zero per vedere realizzato nel nostro Comune l’eccellenza del “Parco Rifugio Sexantio”. La ricostruzione dell'intricata vicenda della realizzazione del progetto che l'imprenditore mecenate animalista Khilgren, ha relegato alla comunità, porta all'amara conclusione che dei diritti degli animali non frega nulla a nessuno, o quasi, e certamente men che mai alla politica che si fa scudo della burocrazia, per salvarsi la faccia, ma il RE E' NUDO.