“Immobilismo” sulla Nuova Pescara. Il centrodestra non ci sta

Claudio Croce, Consigliere comunale e Presidente della commissione Statuto Regolament, respinge le accuse mosse da Costantini

“Immobilismo” sulla Nuova Pescara. Il centrodestra non ci sta

"Il centrosinistra ha il coraggio e la sfacciataggine di accusare il centrodestra, parlando della nascita della Nuova Pescara, dimenticando che dal 2014 al 2019 il centrosinistra stesso, alla guida della Regione, non ha mosso un dito per realizzare questo progetto, il cui iter è iniziato grazie al centrodestra in Regione, con la giunta Chiodi che ha approvato il processo referendario alla base della nuova città.  Carlo Costantini e gli altri consiglieri di minoranza oggi gridano allo scandalo contro la giunta Masci ma all'epoca, per cinque anni, il centrosinistra che guidava la Regione non ha fatto nulla. Ricordiamo a Costantini e agli altri consiglieri di minoranza in Comune che è stata ancora una volta la Regione a guida centrodestra a trovare la chiave di volta per sbloccare tutto, portando avanti un'opera di moral suasion nei confronti dei Comuni di Spoltore e Montesilvano che frenavano sulla fusione. Siamo arrivati a una unità di intenti prima impensabile e abbiamo definito il processo di avvicinamento al Comune unico, avviando quell'accorpamento dei servizi che è assolutamente indispensabile per la nascita della città unica e che richiede tempo e lavoro. Nel 2024, dal primo gennaio, avremo cinque servizi accorpati (Centrale unica di committenza, Statistica, Protezione civile e coordinamento dei primi soccorsi, Sportello unico telematico delle attività produttive, Servizi di progettazione, programmazione e accesso ai finanziamenti resi disponibili a valere sui Programmi europei) e si andrà avanti fino al 2027, seguendo la stessa linea che abbiamo già adottato e che sta dando i suoi frutti, evitando così che una fusione a freddo, senza accorpare prima i servizi, potesse rappresentare il prodromo per un devastante successivo probabile rigetto di tutta l'operazione. Un percorso che noi stiamo seguendo mentre altri, prima di noi, hanno solo cincischiato e parlato senza costrutto. Quanto ai finanziamenti non abbiamo perso proprio nulla. I primi fondi della Regione sono disponibili, si possono utilizzare e sono utili all'avvicinamento alla fusione. Anche il contributo straordinario di 5 milioni destinato agli enti che hanno in corso il processo di fusione sono cosa certa, già inserita nel bilancio. Con la fusione, poi, altre risorse arriveranno, per cui non c'è motivo di lanciare allarmi ingiustificati e infondati, che appaiono solo strumentali a fini elettoralistici.
Non ci sarà alcuna perdita ed anzi siamo stati sempre noi a sollecitare i nostri referenti in Parlamento affinché si possa anticipare l’erogazione delle somme destinate al processo di fusione negli anni 2024, 2025 e 2026, cioè prima dell’avvio della Nuova Pescara. E questo proprio perché tali somme servono per facilitare i lavori durante il processo di fusione con l’ausilio di professionisti ed esperti del settore. Altro aspetto: diversamente da quanto afferma il consigliere Costantini i fondi destinati al processo di fusione non possono e non potranno mai essere utilizzati per le mense o per altre questioni non inerenti il processo di fusione".

Avvocato Claudio Croce
Consigliere comunale e Presidente della commissione Statuto Regolamenti e Nuova Pescara