“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
'Il Console laziale' Marsilio alle prese con la composizione della 'Giunta VerdeItalia'
Veri' per Pescara, Campitelli su Chieti, Imprudente per il Capoluogo e Quaresimale Teramo. Rischio Sospiri in ballottaggio con Febbo per un assessorato
Come da tradizione di questo giornale, iniziamo la nuova legislatura con l'attribuzione di un soprannome al 'Console laziale' Marco Marsilio che ha vinto le elezioni regionali del 10 febbraio a capo di una coalizione composta da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Azione Politica, Udc. Ricordiamo, a scanso di equivoci, che Abruzzo Independendent ha inaugurato l'idea di dare soprannomi simpatici ai governatori di regione da tempo: come, ad esempio, non citare il copiatissimo 'Faraone' per Luciano D'Alfonso oppure anche l'americano 'The Governator' per Gianni Chiodi. Ma ce ne sono anche tanti altri, ispirati da altri politici abruzzesi che, nonostante tutto, sembrano averli accolti favorevolmente. Ora le capacità politiche del nuovo Governatore saranno messe alla prova nella formazione della Giunta a trazione leghista: sei posti di cui uno riservato ad una donna ed uno che potrebbe essere destinato ad un candidato esterno di comprovate competenze.
Tradizionalmente, l’incarico di assessore regionale viene ripartito tra le varie forze politiche e gli eletti, in proporzione alla quantità di preferenze accordate dai cittadini. Lo scenario più probabile vede la Lega con tre/quattro assessorati, Forza Italia con uno o due, mentre Fratelli d’Italia si deve accontentare (si fa per dire) di avere eletto il presidente. Sarebbero esclusi Azione Politica, a cui verrebbe affidata la vicepresidenza del Consiglio mentre l'Udc resterebbe a bocca asciutta a causa dell’affaire Scoccia. La consigliera è fuori dai giochi in quanto moglie di Andrea Gerosolimo, ex assessore della Giunta D’Alfonso.
La Lega annovera tra le sue fila diversi eletti che hanno superato quota 8.000 preferenze: si tratta dell’aquilano Emanuele Imprudente (8.794 preferenze); Nicola Campitelli di Chieti (8.160 preferenze) e i teramani Pietro Quaresimale (8.838 preferenze) ed Emiliano Di Matteo (8.477 preferenze). Ai primi tre l’assessorato spetterebbe quasi di diritto. Sarà quasi sicuramente di Pescara l’unica donna in giunta, a casa del veto su Marianna Scoccia: si tratta di Nicoletta Verì, presidente della Commissione Sanità durante il Governo Chiodi, che, eletta per la Lega, porta in dote 4.934 voti.
Forza Italia potrebbe puntare sul pescarese Lorenzo Sospiri (6.012 voti) o sul teatino Mauro Febbo. L’eventuale scelta di Sospiri aprirebbe un varco in Consiglio Regionale per Marina Febo, di Spoltore, prima dei non eletti. In realtà, per gli azzurri, la scelta degli assessori potrebbe essere un nodo difficile da sciogliersi: il partito, in provincia di Teramo, ha raggiunto il 10,83%, contro l’8% delle altre province. Umberto D’Annuntiis, sindaco di Corropoli, potrebbe pertanto ambire alla carica di assessore con le sue 5.569 preferenze.
Fratelli d’Italia, oltre alla Presidenza della Regione, potrebbe conquistare un posto in Giunta con l’aquilano Liris, che verrebbe premiato per il risultato della lista aquilana (11,71 %) o, in alternativa la presidenza di una Commissione.
Un altro scenario vedrebbe attribuire anche ad Azione Politica ed all’UDC di Quagliarello un assessorato. Nel primo caso, un assessorato all’aquilano Roberto Santangelo, consentirebbe ad Azione Politica di fare entrare in emiciclo il primo dei non eletti.
Per Idea-UDC, Marsilio potrebbe incaricare un esterno, dato che la più votata del partito è la Scoccia, su cui pende un veto assoluto, che è ribadito nella prima conferenza stampa da governatore.
Insomma, non ci resta che aspettare. Tanto è questione di giorni.
SC