Elezioni regionali in Abruzzo: occhi puntati sul ‘test politico’ a marzo

Il voto dei cittadini abruzzesi sarà fondamentale per valutare le nuove strategie in vista delle Europee

Elezioni regionali in Abruzzo: occhi puntati sul ‘test politico’ a marzo

In primavera l’anno prossimo andremo al voto per il rinnovo del Consiglio della Regione Abruzzo non solo noi, ma anche i cittadini della Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria. Se poi si considera che saremo tutti chiamati a votare per le europee, l’anno prossimo il 9 giugno sarà un election year”. E ad essere precisi per completare il quadro delle chiamate alle urne da noi ci saranno pure le amministrative di Pescara e Montesilvano. Senza tener conto di questo puzzle complicato di tornate elettorali, alcuni giorni fa Marco Marsilio e Lorenzo Sospiri, avevano comunicato ai Consiglieri regionali che le elezioni per il rinnovo delConsiglio regionale si sarebbero tenute il 17 marzo prossimo. Appena l’altro ieri però una nota la Presidenza regionale comunicava riferendosi alla data delle elezioni regionali che “l’interlocuzione e la riflessione sono ancora in corso” in quanto “non vi è peraltro alcuna urgenza di doverlo fare nei prossimi giorni”. L’opinione generale è che Marsilio e Sospiri si sono precipitati avventatamente a stabilire la data senza prima consultare i loro leader, forse confidando sul fatto che la legge regionale del 2013 affida al Presidente uscente, sentito il Presidente del Consiglio regionale, il compito di stabilire la data delle elezioni. Ma ormai è evidente a tutti che il voto nelle 5 Regioni italiane e quello in Abruzzo in particolare, probabilmente il primo dei 5, rappresenta un test fondamentale in vista delle europee di giugno. Lo ha capito benissimo anche la Schlein che alla festa de Il Fatto Quotidiano, sottolinea l’importanza del voto anche in Abruzzo, mandando un segnale al Movimento 5 Stelle per stringere una forte alleanza su temi fondamentali. Le parole della leader del PD “Non perderò un minuto in liti con le altre forze di opposizione (Azione e Italia Viva ndr)”, sembrano rivolte ai piddini abruzzesi che vorrebbero coinvolgere nel progetto coordinato da Paolucci “Abruzzo Insieme”, i seguaci di Renzi e di Calenda per sconfiggere il Centro destra abruzzese nella prossima tornata elettorale che, analogamente a quello nazionale, è come ha sottolineato Schlein, “ Il governo più a destra nella storia repubblicana”. Se il PD e il M5S, non commettono l’errore del 2019, quando andarono divisi alle regionali abruzzesi non dovrebbe essere un’opera impossibile battere l’attuale governo regionale, il più a destra analogamente a  quello nazionale, che sta commettendo errori che penalizzano notevolmente l’intero territorio regionale. L’ultimo dei quali è stato denunciato dal Deputato del Pd D’Alfonso, il politico più attivo nelle denunce al Governo Marsilio per la sua incapacità ad affrontare le problematiche che affliggono l’Abruzzo. L’ex Presidente della Regione e probabile candidato Sindaco alle Amministrative di Pescara del 2024 D'Alfonso è intervenuto sul possibile declassamento dell’Aeroporto d’Abruzzo, con un duro attacco  alla SAGA, la società che gestisce l’aeroporto e di cui la regione è praticamente l’unico azionista. In una recente conferenza stampa D’Alfonso esibisce un documento relativo al piano di riordino della rete aeroportuale,  da cui si evincerebbe chel’aeroporto di Pescara, che da 415 giorni è senza direttore generale, saràdeclassato a vantaggio dell’aeroporto di Ancona. L’accusa non tanto velata è che Marsilio, più che cercare di risolvere i problemi che affliggono l’Abruzzo, si preoccupi della campagna acquisti di Fratelli D'Italia traghettando i big politici dalla Lega a Fratelli d’Italia come lo dimostra il recente passaggio dalla Lega al partito della Meloni dell’ex Assessore all’Ambiente Nicola Campitelli. D’altra parte è noto che Marsilio, prima di essere stato catapultato in Abruzzo dalla Meloni, non era un esperto del nostro territorio. Prova ne sia la clamorosa gaffe in cui inciampò  nel giugno del 2021 quando affermò che l'Abruzzo si affaccia “su due mari, anzi tre, compreso lo Ionio”.