A Pescara e Spoltore vince D’Amico, a Montesilvano Marsilio

L’analisi del voto delinea una spaccatura tra le città protagoniste della Nuova Pescara. Quali sono le ragioni?

A Pescara e Spoltore vince D’Amico, a Montesilvano Marsilio

Marco Marsilio, 56 anni, romano figlio di genitori abruzzesi, guiderà per la seconda volta consecutiva la Regione Abruzzo. Il responso delle urne per le consultazioni ha decretato che la coalizione di centrodestra (FI, FDI, LEga) ha vinto contro il campo largo del centrosinistra (Pd. M5S, Azione, Sinistra Italiana) con 326.227 preferenze (53,52%). Quelle ottenute dal professor Luciano D’Amico, stando ai dati diffusi finora, sono 283.283 ovvero il 46,48% del totale dei votanti. E purtroppo, anche in questa consultazione, sono gli astensionisti il primo partito poiché la percentuale di elettori che si è recata alle urne nelle quattro province abruzzesi ha di poco superato il 50%: in pratica anche questa volta un abruzzese su due non è andato a votare e questo non è affatto un bel segnale per la democrazia. Detto ciò, che ormai è un fenomeno cronico, possiamo analizzare il voto nella Nuova Pescara ovvero in quelle tre città che nel 2027 si fonderanno in un unico soggetto amministrativo. Le sorprese non mancano. A Pescara e a Spoltore a vincere le elezioni regionali è stato il candidato del centrosinistra a campo largo col 52,29% e il 54,53%, mentre a Montesilvano no. Anzi nella “terza città d’Abruzzo” per numero di abitanti il governatore uscente Marsilio ha a ottenuto il 57,43% delle preferenze. Questi ultimi dati nascono da ragioni certamente diverse e sono anche difficili da comprendere ma devono essere interpretati anche in vista delle imminenti elezioni di giugno, quando i pescaresi ed i montesilvanesi sara non chiamati alle urne di nuovo per scegliere il nuovo sindaco e la composizione del prossimo consiglio comunale. A nostro avviso, a livello regionale, le liste del candidato presidente Marsilio hanno contribuito non poco alla vittoria del centrodestra. Viceversa nella coalizione a campo largo è stato il candidato presidente a migliorare un risultato che fino ad un mese fa sembrava piuttosto scontato. Nelle singole città, invece, a pesare sono i molti problemi irrisolti nel capoluogo Adriatico (il “caso” Pescara) mentre a Montesilvano e Spoltore si è confermato sostanzialmente il sentimento della cittadinanza espresso nell’ultimo decennio, forse più, nell’urna elettorale. Ora resta da capire come sarà composto il prossimo consiglio regionale d’Abruzzo composto da ventinove consiglieri regionali più il Presidente di Regione ed il candidato sconfitto che è stato eletto consigliere regionale (totale 31 membri).