“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Del Vecchio (PD) "fa brutto" a Masci: «Chieda scusa a Pescara»
Il vice-sindaco punta il dito sul leader dell'opposizione ricordandogli del buco da 26 milioni e del dissesto provocato dal centrodestra
POLEMICA POLITICA NELLA CIVIS PESCARESE. Continua il botta e risposta tra maggioranza e opposizione, che addirittura ha affisso dei 6x3 in città per denunciare l'imminente vessazione fiscale della Giunta guidata dal sindaco Marco Alessandrini. Proprio giovedì, infatti, il primo cittadino di Pescara aveva annunciato il ricorso alla proedura di "dissesto controllato" che prevede, per l'appunto, una serie di misure drastiche, tra cui il taglio di molti servizi mentre le aliquote resterenno al massimo perchè non possono essere aumentate, per riequilibrare i conti in rosso del Comune a cui mancano, ad oggi, ben 26 milioni di euro. “Leggiamo dalla stampa -attacca il vice-sindaco Enzo Del Vecchio - che il consigliere Masci torna ad attribuire le ragioni del dissesto dei conti del Comune di Pescara alla struttura di staff del sindaco Alessandrini, dimostrando, ancora una volta, di non tenere a cuore le sorti della città e di non voler comprendere né i termini del disastro economico e finanziario che l’ex Amministrazione di centrodestra ha regalato a Pescara, né i fatti veri che lo hanno generato. Sull’ultima polemica sollevata, confortati da atti consultabili negli archivi comunali è facile dimostrare che lo staff del sindaco Alessandrini faraonico non è, in quanto è esattamente la metà di quello sì gigantesco dell’ex sindaco Luigi Albore Mascia. A ciò - continua Del Vecchio - si deve anche aggiungere, da parte di Alessandrini, la mancata nomina del solo direttore generale, che ha comportato un risparmio netto di oltre 140.000 euro annui, che si somma a quello relativo allo staff".
IL "CASO" GIORDANO BRUNO GUERRI. Del Vecchio sullo staff e sulle nomine dell'ex sindaco Luigi Albore Mascia va già duro. "Provo a sottoporre al consigliere Masci - spiega - i nomi che seguono con la speranza che gli fanno tornare in mente qualcosa: Giordano Bruno Guerri, Silvano Console, Giuliano Grossi, Michele Lepore, Società Lidea, solo per citarne alcuni. Se la sua mente - sottolinea - in questo frangente di evidente nervosismo non gli consente di focalizzare la situazione, mi permetto di ricordargli anche che i soggetti sopra citati erano tutti collaboratori di alta professionalità del sindaco Mascia e che sono costati alla collettività centinaia di migliaia di euro e ciò senza che l’allora assessore regionale al Bilancio, nonché consigliere comunale Masci abbia puntato il dito contro queste spese che pure furono contestate.
Non posso a questo punto che invitare l’iroso consigliere di minoranza a trovare altri argomenti per chiedere scusa ai cittadini di Pescara, ai quali dovrebbe invece fornire elementi e documenti validi e più realistici per spiegare il perché l’Amministrazione Alessandrini e soprattutto la città di Pescara si siano ritrovati oggi in un disastro economico che non può di certo essere a noi addebitabile". Polemiche a parte a pagare Obtorto collo saranno come al solito i cittadini pescaresi, stremati e sfriancati da questa crisi economica e dalla politica che non sa come affrontare questa emergenza nazionale.
Redazione Independent