“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Pescara, incarichi in procura
Esposto del Pd. Nel mirino le consulenze all'avvocato Grossi, all'architetto Lepore ed alla società Lidea
INCARICHI DI ALTA PROFESSIONALITA' - Di questo "caso" ce n'eravamo già occupati. A parlare degli incarichi di alta professionalità, prolungati ripetutamente nel corso degli anni, presso il Comune di Pescara era stata l'opposizione all'attuale Giunta Mascia. In particolare, erano i consiglieri del Pd, Enzo Del Vecchio e Fausto Di Nisio, a sollevare la questione di legittimità/legalità presentando un'interrogazione al Sindaco su incarichi e consulenze affidati dall'Ente. Nel mirino erano finiti i documenti ralativi la nomina dell'avvocato Giuliano Grossi, dell'architetto Michele Lepore ed della Società Lidea. La risposta ai quesiti dell'interrogazione non è stata soddisfacente e gli scriventi hanno deciso di portare gli atti in Tribunale, a Pescara, ed ad inviare un esposto alla Corte dei Conti de L'Aquila.
IL PD: "DA MASCIA BALBETTII"- "Il preludio dell’Assessore Antonelli non faceva ben sperare sull’esito della interrogazione urgente sugli incarichi di collaborazione esterna (ex art. 110 c. 6 D.Lgs 267/2000), e le conferme sono puntualmente arrivate con la nota n. 58 del 30.01.2012 a firma del Sindaco Mascia. Ancora una volta si gioca a creare confusione e con questa ad evitare di dare le risposte alle domande dettagliatamente e specificatamente poste", comincia così il comunicato, a firma Enzo Del Vecchio e Fausto Di Nisio, e che preannuncia l'esposto alla magistratura. L'accusa - in estrema ratio - è l'incoerenza: in passato Mascia&co hanno denunciato la gestione un pò allegra delle consulenze all'epoca di Luciano D'Alfonso. Oggi, invece, quello stesso comportamento sarebbe stato esattamente identico per la gestione e l'affido degli incarichi ai consulenti esterni. Ma con un aggravio:"Soprattutto - scrivono nel comunicato - per il comportamento poco riguardo nei confronti dei cittadini che sono stati defraudati di preziose risorse finanziarie per finalità di cui non è stata accertata la effettiva esigenza abbiamo ritenuto di interessare gli organi giudiziari competenti". Ne vedremo delle belle? Non lo sappiamo! Certo è che a furia di ricorsi e controricorsi a guadagnarci saranno solo gli avvocati e non certo i cittadini: troppo lunga è la via della legalità, come pure quella della magistratura. Ahinoi!
Marco Beef