Costantini in piena campagna elettorale: “Masci attacca l’arbitro”

Non si conosce la data del voto per le ventisette sezioni né quella del ricorso al Consiglio di Stato ma è scontro totale tra i due avvocati

Costantini in piena campagna elettorale: “Masci attacca l’arbitro”

“Masci continua ad attaccare l’arbitro (i Giudici del TAR) per avere fischiato il fallo ed anche il VAR (le ricorrenti), colpevole di avere chiesto all’arbitro di rivedere l’azione di gioco. Ma lo fa esclusivamente per deviare l’attenzione e cercare di nascondere il fatto che il fallo è stato commesso ed impone per la sua gravità che sia espulso”. Lo afferma uno scatenato Carlo Costantini.

Le accuse di Masci e dei suoi ex assessori - aggiunge - sono pretestuose e negano la verità oggettiva dei fatti.Due esempi su tutti. Il primo: sono mesi che Masci dichiara sui social e sui mezzi di informazione di non avere mai nominato i Presidenti di Sezione ed oggi è furioso con me perché sarei colpevole di avere fatto emergere che in realtà ne ha incaricati 27. Ed allora poniamoci un interrogativo,senza pregiudizi e riserve mentali. Il colpevole è chi ha fatto emergere che le sue dichiarazioni non erano vere, o Masci che ha dichiarato ai Pescaresi fatti che non corrispondono a verità?”.

“Il secondo - va avanti Costantini - Masci continua a ripetere ossessivamente che si tratta solo di errori formali, ma la scomparsa fisica di quasi mille schede (pari al doppio dei 472 voti che lo separavano dal 50%) ed i plichi sventrati e/o aperti sono davvero solo errori formali, o sono piuttosto fatti materiali e sostanziali? Se Masci ed i suoi ex assessorisono davvero convinti della fondatezza delle accuse violente che ogni giorno mi rivolgono, non devono avere paura”.

In primo luogo, non devono avere paura di denunciarmi all’Autorità giudiziaria per averli diffamati e devono farlo oggi. Ed al tempo stesso, non devono avere paura di appellare la sentenza al Consiglio di Stato e la devono appellare oggi. Io non ho paura. Mi basta sapere di essere stato e di essere oggi dalla parte di tutti i pescaresi per bene, di qualsiasi appartenenza politica, indignati per quello che è accaduto. Masci, invece, continuando a gettare le pietre contro di me ed a nascondere le sue mani - conclude Carlo Costantini - sta dimostrando ogni giorno alla Città di avere paura della verità”.