Confindustria: polemiche per il cambio sede da L’Aquila a Pescara

Il centrosinistra aquilano attacca il governatore uscente Marsilio accusato di favorire il capoluogo Adriatico al capoluogo di Regione

Confindustria: polemiche per il cambio sede da L’Aquila a Pescara

L’ annuncio dello spostamento della sede di Confindustria da L'Aquila a Pescara rischia di riaccendere gli antagonismi campanilistici tra aquilani e pescaresi. La notizia non è sfuggita ai DEM aquilani, che hanno colto al balzo l’occasione per denunciare l’ennesimo scippo ai danni degli aquilani e a vantaggio dei pescaresi. In un duro comunicato il Partito Democratico del Capoluogo punta il dito contro il Governatore Marsilio e contro Biondi il Sindaco de L’Aquila. Infatti si legge: “È assordante, in queste ore, il silenzio della destra rispetto alla denuncia del nostro consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che ha svelato il tentativo di spostare la sede centrale e legale di Confindustria Abruzzo, dopo 50 anni, da L'Aquila a Pescara". A meno di un mese dalle elezioni regionali per il Partito Democratico aquilano  la decisione della Confindustria di  spostare la sede da L’Aquila a Pescara arriva a fagioli per screditare il Governatore Marsilio e per accreditarsi agli occhi dei cittadini aquilani come il partito a difesa degli  interessi de L’Aquila. Lo “j’accuse” della nota DEM di favorire Pescara danneggiando L’Aquila, così si conclude: “ oramai è chiaro che il Presidente romano (Marsilio ndr), in questi 5 anni, ha usato L'Aquila e le aree interne come merce di scambio per interessi politici, anzi partitici, avallando il potenziamento progressivo dell’area pescarese a discapito della provincia dell’Aquila. È arrivato il momento di far sentire, con forza, la voce del territorio”. Così facendo però il Partito Democratico aquilano soffia sul fuoco rischiando di rinfocolare l’antica rivalità campanilistica tra le due anime del territorio abruzzese, quella aquilana e quella pescarese. Ancora viva è nella memoria degli abruzzesi il ricordo dei moti che si scatenarono poco più di 50 anni fa sia a Pescara e sia a L’Aquila per la salomonica decisione dei vertici della Regione di designare L’Aquila sede del Capoluogo di Regione non gradita a Pescara e la successiva decisione di  stabilire  entrambe le città sedi del Consiglio regionale. L’art 1 dello Statuto regionale infatti recita: “Il Capoluogo della Regione è la città di L'Aquila, sede degli Organi istituzionali. Il Consiglio e la Giunta si riuniscono a L'Aquila o a Pescara”. Il conflitto fu talmente virulento che addirittura nel 1970, i facinorosi fautori di Pescara Capoluogo di Regione, trasformarono la città in un campo di battaglia, mentre nei moti aquilani del 1971 furono assaltate devastate le sedi del Partito Comunista e della Democrazia Cristiana. Se per i DEM del Capoluogo, ”L’Aquila val bene una messa”, non altrettanto può dirsi dei DEM pescaresi.