#Comunali #Pescara. Rifondazione critica col Pd ... ma non troppo

Dal manuale del perfetto rifondarolo: «Renzi? Distanza siderale». Ma poi: «Aperti a livello locale». Cioè?

#Comunali #Pescara. Rifondazione critica col Pd ... ma non troppo

COMUNALI PESCARA INCONTRO CON TAVOLO CENTROSINISTRA. Mentre il centrosinistra è ancora sotto shock per il "gran rifiuto" di Antonello Ricci, autoesclusosi dalla corsa alla poltrona di primo cittadino del capoluogo adriatico, come da copione e senza indugi, proseguono le "grandi manovre" in vista dell'impegno elettorale del 25 maggio.

A rompere il silenzio è il partito di Rifondazione Comunista che - udite udite! - ha accolto l'invitodel Partito (quasi) Democratico di Matteo Renzi e Luciano D'Alfonso detto il Faraone. "Ci è sembrato doveroso - sottolineano Corrado Di Sante e Viola Arcuri, non nascondento per la verità un certo dissapore per il ritardo dell'invito - aprire una fase di confronto con partiti e liste che hanno condiviso l’opposizione alla giunta di centrodestra. Abbiamo dovuto constatare che al momento la discussione è esclusivamente incentrata sulle regole e le candidature alle primarie ma che l'elaborazione del programma è rinviata a una fase successiva. La cosa per noi è molto discutibile perché bisognerebbe prima condividere un programma e poi scegliere il candidato sindaco avendo costruito una coalizione. La nostra partecipazione alla riunione non va intesa quindi come adesione alla coalizione. Notoriamente in questi anni le nostre distanze dal PD a livello nazionale sono diventate siderali e noi non facciamo parte del centrosinistra di Renzi".

Infine, l'inciso in perfetto stile rifondarolo: "Siamo ovviamente aperti a livello locale al confronto per la costruzione di coalizioni laddove ve ne siano le condizioni sul piano dei programmi e della credibilità delle persone coinvolte. Riporteremo nei nostri organismi quanto emerso nella riunione di oggi".

Eh, già. Un pò sì, un pò no. Cioè?

Marco Beef