C’è la ‘mala’ foggiana dietro la mega rapina al caveau dell’Ivri

Secondo gli investigatori si tratta di una banda di professionisti che aveva pianificato il ‘colpo’ in ogni dettaglio. Rubati sei milioni, nessuno si è fatto male

C’è la ‘mala’ foggiana dietro la mega rapina al caveau dell’Ivri

Secondo la Procura di Chieti (Pm Marika Ponziani) che indaga per competenza insieme alla Questura del Capoluogo Teatino (vice-questore Miriam D’Attanasio) sul mega ‘colpo’ alla sede Ivri a San Giovanni Teatino c’è la mano della ‘mala’ foggiana. Almeno sei i milioni rubati dal caveau di via Po’ di proprietà della Sicuritalia, giovedì sera, in poco più di sei minuti. Parliamo di una rapina spregiudicata, ma al tempo stesso pianificata nei minimi dettagli, come dimostrano appunto i ritrovamenti dei cinque mezzi bruciati e abbandonati nelle campagne di Spoltore e San Silvestro. Ad agire una banda composta da almeno 15 persone, ciascuna con un compito ben definito: quello di manovratore della gru, quello di assaltatore, quello di autista, etc etc. Poi la data scelta per agire é di quelle che fanno riflettere: c’è l’Italia di Mancini che si gioca l’ultima chance di partecipazione ai Mondiali in Qatar, per cui le strade sono libere. Durante la fuga, dopo che col mezzo agricolo si era riusciti a distruggere la sala  dove venivano conteggiati i soldi provenienti dai centri commerciali, uffici postali e dalle banche, sono stati usati anche dei chiodi per forare le gomme delle forze dell’ordine. Durante l’assalto, invece, nonostante la presenza delle guardie giurate, i banditi non hanno esitato un solo secondo nell’esplodere colpi di pistola e mitra, come dimostrano i bossoli trovati a terra ed un mitra abbandonato in un campo vicino all’autostrada al confine tra Spoltore e Cappelle sul Tavo. Proprio queste ultime informazioni fanno pensare alla malavita Foggiana, non nuova a questo tipo di azioni criminali e nota in tutta Europa per le capacità di pianificare assalti con mezzi di ogni tipo. Seguiremo gli sviluppi di questa vicenda misteriosa, quasi da film, dove per fortuna il fatto che nessuno dei ‘buoni’ é stato ferito.