Il coraggio, uno, se non ce l'ha mica se lo può dare

I manifesti elettorali di Masci, Costantini e Pettinari si prestano ad una indagine psicologica dei tre candidati Sindaco

Il coraggio, uno, se non ce l'ha mica se lo può dare

Il cittadino che in questi giorni gira per Pescara in macchina, in autobus o anche a piedi, non può ignorarele date dell’8 e del 9 giugno, quando sarà chiamato a votare per il rinnovo del Consiglio comunale di Pescarae per il rinnovo del Consiglio europeo. Già perché la pubblicità elettorale che sta tappezzando Pescara con enormi manifesti ricorda che tra poco meno di 60 giorni ci sarà l’election day. Tutti e tre i candidati, il Sindaco di Pescara Carlo Masci che si ripresenta per la seconda volta, Carlo Costantini e Domenico Pettinarice lo ricordano senza dilungarsi in complicati messaggi politici. Costantini, che sul manifesto appare con il volto sorridente, vuole ispirare fiducia agli elettori e implicitamente li invita a votare per lui. Il Candidato di centro sinistra il promotore del referendum consultivo sulla "Nuova Pescara" sul cartellone con due parole criptiche scrive “Riapriamo Pescara”, ma non dice il perché. E' presumibile pensare che secondo lui Pescara potrebbe essere stata rubata, sequestrata chiusa a chiave da qualche parte, chissà? Invece Pettinari, che appare sul manifesto col volto pensoso e meditabondo, è più esplicito e senza giri di parole va subito al sodo e dice di essere “Pronto a servire la nostra Pescara”. Nella didascalia del suo manifesto Masci non chiedeesplicitamente il voto, ma spiega perché bisogna votare per lui in quanto è” il Sindaco giusto perché ha il coraggio di fare”. Al che l’attento, ma sospettosocittadino si domanda d’emblée: “ Perché a differenza degli altri due candidati Masci non ci mette la faccia? Forse è poco fotogenico? Forse non è necessario che appaia anche in foto? O forse perché potrebbe la sua foto potrebbe mandare un messaggio controproducente all'elettore?” E soprattutto perché dice che lui è un candidato che ha il coraggiodi fare? Come a dire che gli altri due Costantini e Pettinari il coraggio non ce l'hanno perché, come diceva Don Abbondioil coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare".