Comitato dei Residenti su Piazza Muzii: "Sindaco e l'assessore Cuzzi hanno fallito"

Sabato notte nel cuore della movida pescarese si è scatenato ancora un grave episodio di violenza nonostante la presenza degli stuart. Chiesto una chiusura anticipata dei locali

Comitato dei Residenti su Piazza Muzii: "Sindaco e l'assessore Cuzzi hanno fallito"

COMITATO RESIDENTI SU PIAZZA MUZII: "IL SINDACO E L'ASSESSORE CUZZI HANNO FALLITO". "Sabato notte a piazza Muzii si è celebrato il fallimento della ricetta proposta dal sindaco e dall'assessore Cuzzi per riportare tranquillità nel quartiere. La presenza degli stuart non è servita a garantire il riposo dei residenti che cercavano di dormire. Ne è prova quanto accaduto a due giorni dalla conferenza stampa tenutasi al palazzo di città, ovvero alle 2:30 circa (con numerosi locali aperti) i residenti sono stati buttati giù dal letto per via dell'ennesimo caso di disordine. Il tutto a conferma di quanto abbiamo sempre asserito: occorre un intervento ampio e preventivo, non una mera operazione finalizzata a gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica. Dopo questo ennesimo buco nell’acqua Cuzzi ed il Sindaco devono dimettersi! La conferenza stampa organizzata da Cuzzi la scorsa settimana al palazzo di città ha suggellato l'incapacità di questa amministrazione di concretizzare un intervento risolutivo tant'è che si sono celebrate iniziative assunte da un gruppo di esercenti per sopperire all'immobilismo e all'incapacità dimostrata dall'amministrazione comunale. È stato per noi offensivo assistere al compiacimento di Cuzzi di fronte all'impegno di alcune attività di chiudere i battenti all'1:30 o alle 2 di notte, come se questi fossero orari compatibili con nostro il riposo. Si pensi solo che a quell'ora i bambini dovrebbero avere già 4 ore di sonno alle spalle. È oltraggioso per le centinaia di famiglie che stanno perdendo la serenità di vivere nelle proprie abitazioni sentire che si è arrivati al punto che debbano essere gli esercenti stessi a dover offrire protezione con un numero da chiamare per il pronto intervento. L’operato di un assessore che in qualche modo da credito all'idea che a fronte di reati o violazioni si debba chiamare un numero della vigilanza privata va censurato. È grave e pericoloso! Gli unici numeri da utilizzare in casi simili sono il 112 o il 113. Ma dove stiamo arrivando? Dobbiamo aspettarci anche un 899 con i consigli per dormire meglio? Hanno avuto 2 anni per affrontare una programmazione seria della zona basata su prevenzione e regolamentazione ma evidentemente manca la volontà in quanto per il sindaco risulta impraticabile anche un semplice confronto con i residenti sui problemi reali che stanno portando tra l'altro problematiche sanitarie. Intanto, mentre i residenti del quartiere continuano a non dormire, il sindaco non risponde alla richiesta di incontro inviata via mail e protocollata in data 29 settembre 2016. In altre vie scoppiano nuovi focolai come in via Piave dove altri residenti devono fare i conti con il chiasso e il frastuono di nuovi locali recentemente aperti e che mettono musica liberamente in strada. Non serve certo un veggente per intuire che seguiranno altri casi e la zona di sofferenza sarà destinata ad ampliarsi. Quello che noi residenti percepiamo è che al comune ci sia ormai una specie di mantra: "accontentare gli esercenti a tutti i costi". Sarà sicuramente una percezione inesatta ma occhi ed orecchie ci trasmettono queste sensazioni: la stessa conferenza stampa ne è un esempio; al contrario non vediamo la presenza dei rappresentanti dell'amministrazione alle 3 o alle 4 del mattino per toccare con mano i disagi di chi vive nelle vie della movida "sostenibile". Se così non è, provino a spiegare per quale motivo tutte le iniziative tese al ripristino della legalità sono sempre partite dalla denuncia di noi residenti? Come ad esempio lo stop alla musica per certi locali, le ordinanze di adeguamento delle canne fumarie di qualche altro, le verifiche sulle occupazioni di suolo pubblico che hanno portato quasi 10.000 euro nelle casse comunali, lo stop all'idropulitrice rumorosissima usata da Attiva per lavare la piazza fino alle 4 del mattino... Ma del rumore che faceva l'idropulitrice alle 4 del mattino cosa può saperne il sindaco? A quell'ora è normale e giusto che riposasse nel suo letto. Da parte nostra invece il riposo sembra una pretesa assurda. Per Cuzzi e Alessandrini sembra che non esistano i problemi dei residenti ma siano i residenti stessi il problema da gestire agli occhi dell'opinione pubblica utilizzando trovate pubblicitarie come la conferenza stampa con gli esercenti e slogan sull'economia, sulla sostenibilità, sulla controtendenza, sul brand "piazza Muzii". Provino più semplicemente a dire che ci sono interessi che loro ritengono prevalenti sulle ragioni di chi vive da anni nel quartiere! L'impavidità con cui chi è al timone della città affronta il susseguirsi delle bufere che vi si abbattono contro può essere sintomo solo di estremo coraggio o estrema imperizia... Se si tratta di coraggio vengano a sentire le nostre ragioni e poi organizzino una bella conferenza stampa con noi residenti!" Questa la nota durissima del Comitato Comitato dei residenti per la tutela della quiete e del decoro pubblico e che rappresenta i cittadini di via Cesare Battisti, via Clemente de Cesaris, piazza Michele Muzii, piazza Santa Caterina, via Quarto dei Mille, via Giuseppe Mazzini, via Forti, via Goito, via Piave, via Curtatone, largo Scurti, via Minghetti, via Poerio, via De Amicis, via Gorizia, c.so Umberto. Insomma una bella gatta da pelare per i nostri politici ma purtroppo la responsabilità principale, come in tutte le cose, non è soltanto della politica o delle leggi che hanno consentito l'apertura di troppi locali concentrati in un unico spazio, molto circoscritto. Il problema fondamentale è l'incività e l'ignoranza, che sono mostri contro cui è molto difficile combattere. Peccato.

Redazione Independent