Una volta Ella Fitzgerald mi parlo' a lungo

Un tuffo nei ricordi e nelle infrastrutture del piccolo Abruzzo che negli anni è cresciuto; e anche dall'America qualcuno se n'è accorto..

Una volta Ella Fitzgerald mi parlo' a lungo

Ero in Italia per il mio mese (d'estate). Mi raggunse l'editore delle pubblicazioni per le quali scrivevo: vieni velocemente a Milano. Pensai al treno, ma qualcuno mi ricordò che a Pescara c'e' un aereo ogni mattina - mi dissero - che ti portera' a Milano in un'oretta. Da Montesilvano mi recai all'aeroporto. Confesso che rimasi sorpreso, piacevolmente. Non ero al corrente della
situazione, era rimasto nella mente il treno che prendevo ogni giorno da Giulianova quando frequentavo le Superiori. Bene, pensai, Pescara ha il suo aeroporto. E quale citta' lungo l'Adriatico merita un aeroporto piu' della citta' del parrozzo?
Quando vivi negli Stati Uniti quasi ti impongono, con mezzi leciti ed illeciti, di credere che nessuna nazione al mondo ha tutto quanto ha l'America.
Ma signori miei, l'America non ha la spiaggia di Pescara, i suoi incredibili ristoranti, il cibo abruzzese e soprattutto non ha i pescaresi, gente corretta e spesso riservata, marinai e uomini di mondo, negozi stupendi, feste estive di importanza. Una volta Ella Fitzgerald mi parlo' a lungo di Pescara, dove si era sentita male e dove venne curata rapidamente e con stile. Il guaio con noi
e' sempre lo stesso: ci lamentaimo delle cose che vorremmo avere e non abbiamo, ma raramente diciamo delle bellezze e tante altre cose che abbiamo. Sempre anni fa (dannata casella dei ricordi nella nostra mente) mi chiesero di collaborare con Radio Pescara. Il Direttore era il dottor Tiboni, il suo braccio destro il dottor Nicola Garribba. Gente che impari
subito ad apprezzare ed ammirare. Mi chiedevano dell'America credendo di
sentire il mio racconto del Paradiso oltreoceano e si meravgliavano quando dicevo loro che noi abbiamo cose che oltreoceano si sognano. Ecco perche' diventano gelosi e invidiosi della nostra Patria.
E oggi leggo che a Pescara, il piccolo aeroporto di tanti anni riceve tanti aerei di tante nazioni e va in tante nazioni. Perfino New York-Pescara, pensate!
E scusate se e' poco.

Benny Manocchia