Turismo. C'è saga e Saga

Soppresso il volo per Toronto: un danno non da poco. E, come di consueto, è tutti contro tutti

Turismo. C'è saga e Saga
UNO SPORT REGIONALE - In Abruzzo c'è uno sport tutto regionale: fare a scaricabarile, accusando sempre gli altri quando c'è qualcosa che non va. Stavolta è "sceso in campo" il capogruppo provinciale del Pd Antonio Di Marco, che ha chiesto una riunione in seduta straordinaria della commissione turismo della Provincia di Pescara, presso l’aeroporto d’Abruzzo, per discutere della soppressione del volo Pescara-Toronto-Pescara, che era curato dalla Air Transat. Ebbene, il giudizio di Di Marco è impietoso: "È singolare che la Regione Abruzzo non abbia fatto nulla per cercare di riattivare il volo né per verificare le ragioni che hanno portato la compagnia aerea Air Transat a cancellarlo e a spostarlo a Fiumicino. Da quello che ci risulta, ad oggi, non ci sono segnali incoraggianti che facciano pensare che il volo posso essere ripristinato, anche se il presidente Testa si è espresso in maniera differente, con la volontà, probabilmente, di difendere l’assessore Morra e Chiodi, suoi compagni di partito. Inviterei Testa, piuttosto, a far sentire forte la voce della Provincia di Pescara e ad attivarsi in ogni modo possibile affinché la Regione tuteli gli interessi dei nostri emigrati, che oggi vivono un disagio incomprensibile, dato che non possono tornare nella loro terra natia in tranquillità, ma anche quelli del turismo nostrano stesso".

"LAURETI E' FREGNO, CHIODI NO" - Il discorso di Antonio Di Marco può essere riassunto in una frase molto semplice: "Laureti è fregno, Chiodi no". Ecco infatti cosa ha dichiarato l'esponente Democrat al termine della riunione: “Abbiamo incontrato il presidente della Saga, Lucio Laureti, al quale ho consegnato parte delle firme raccolte da un gruppo di emigrati abruzzesi a Toronto, che si stanno attivando nella speranza che il collegamento venga ripristinato quanto prima. Laureti ha mostrato grande apertura e disponibilità a lavorare in questa direzione, al contrario, purtroppo, di quello che ci risulta stia facendo il governatore Chiodi, che non ha attivato nessun tipo di iniziativa, incontro o riflessione per sostenere una battaglia che riguarda migliaia di abruzzesi”. 
 
UN ANNO FA - Eppure un anno fa, a giugno 2011, l'atmosfera era ben diversa. La Air Transat, che è canadese, aveva infatti deciso di rilanciare il volo di linea Pescara–Toronto, che è stato operativo fino al 13 ottobre. La rotta permetteva di raggiungere Toronto dal capoluogo adriatico con un volo No Stop settimanale a partire da 536 euro A/R, tasse incluse. Ogni giovedì arrivo a Pescara alle 11 e partenza per lo scalo canadese alle 12,45. Tiziana Della Serra, Direttore Italia Air Transat, si era espressa con toni trionfalistici come succede sempre quando ci sono questi annunci: “Dopo le ottime perfomances registrate l’anno scorso, proponiamo il collegamento di linea da Pescara per ribadire l’importanza strategica che riveste per noi il bacino del Centro Italia. Il ritorno del volo Pescara-Toronto si va ad aggiungere all’ampio network Point to Point del vettore: con questa ulteriore rotta andiamo infatti a coprire non solo l'Abruzzo, ma anche l'Alto Lazio e il Molise. Quest’anno offriamo un incremento del 12% in confronto al 2011 e ci aspettiamo - conclude Della Serra - un riscontro notevole in termini di domanda, sia per il turismo leisure che per un elevato traffico etnico o di seconda generazione anche grazie alla stretta collaborazione che intendiamo portare avanti con l’aeroporto di Pescara”. Entusiasmo era stato espresso anche dalla stessa Saga, all'epoca presieduta da Carla Mannetti: “Si tratta di un collegamento intercontinentale con il Canada ormai consolidato - aveva detto Mannetti – riconfermato anche questa stagione in virtù dei dati positivi registrati dal flusso 2010, che si attestava sui 7.339 passeggeri. Un indotto di derivazione oltre oceanica, che testimonia il buon esito dell’accordo concluso con il vettore Air Transat, nell’ottica di future forme di collaborazione”. Future forme di collaborazione? Purtroppo, a quanto pare, sono rimaste soltanto "parole parole parole".
 
Nicola Chiavetta