Testa: «Non sono uno strumento di Federica Chiavaroli»

Tra poche settimane si conoscerà l'esito della politica del centrodestra a Pescara. E se Carlo Masci avesse appoggiato il candidato del Nuovo Centro Destra?

Testa: «Non sono uno strumento di Federica Chiavaroli»

PESCARA. LA POLITICA DEL CENTRODESTRA ALLA PROVA DEL VOTO. «Se avessero dato retta ai cittadini di Pescara invece che ai tavoli romani non saremmo arrivati a questa situazione». Sono le parole, un pò amareggiate, di Guerino Testa, candidato sindaco del Nuovo Centro Destra alle elezioni comunali del 25 maggio.

Come è noto a tutti, infatti, il centrodestra (quelli sono i voti) andrà alla consultazione con due candidati: da un lato, appunto, il Presidente uscende della Provincia di Pescara e dall'altro il primo cittadino, Luigi Albore Mascia, sostenuto da Forza Italia e Pescara Futura.

«Non è vero che sono uno strumento nelle mani di Federica Chiavaroli (Ndr, coordinatrice regionale del partito di Alfano)», ha ribadito Testa al chiacchiericcio di cui si parla in città. «Volevo fare il sindaco di Pescara già da due anni. Punto.»

Naturalemente la politica del divide et impera non può certamente che fare gioco sia al candidato del centrosinistra Marco Alessandrini che alla "grillina" Enrica Sabatini. Infatti, il bacino di voti cui attingere, per entrambe le fazioni del centrodestra, è più o meno lo stesso ed il rischio che una simile situazione possa spazzare entrambe le fazioni contese non è affatto remoto.

Potrebbe accadere addirittura che ai ballottaggi, qualora dovessero finirci Alessandrini e Mascia, ad esempio, il Nuovo Centro Destra quale fazione appoggerebbe? Al Governo nazionale il Pd è alleato del Partito di Alfano, dunque l'ipotesi di ennesima alleanza su Pescara non è poi così impossibile. 

Marco Le Boef