Roccaraso: guaio rifiuti

La minoranza accusa «differenziata palesemente fallimentare. Andremo a raccoglierli personalmente»

Roccaraso: guaio rifiuti

GROSSO GUAIO A ROCCARASO. Un filmetto d'azione di qualche tempo fa si chiamava "Grosso guaio a Chinatown". Dall'America all'Abruzzo, anche Roccaraso è alle prese con un grosso guaio: i rifiuti. «Come avevamo previsto e annunciato, il disservizio sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è palese. La gestione del problema da parte dell'amministrazione è stata approssimativa e poco lungimirante e ora ci ritroviamo con dieci lavoratori in ansia per il licenziamento e le buste dell´immondizia lasciate attorno ai cassonetti lungo strade e marciapiedi». Lo sostengono, in una nota congiunta, Antonio Di Gioia, consigliere di minoranza al Comune di Roccaraso, e Andrea Del Castello, esponente di Sinistra Ecologia Libertà. «Se si fosse agito per tempo - aggiungono i due - l'organizzazione sarebbe stata diversa. E poi sono questi i giorni in cui tradizionalmente si registra il maggior numero di presenze turistiche, ma lo spettacolo indecoroso dei cassonetti stracolmi e contornati di rifiuti non è degno di un paese che punta sull'accoglienza turistica».

LA PROTESTA ESTREMA. Ed è qui che Di Gioia e Del Castello si arrabbiano, minacciando un gesto eclatante: «Se il problema non sarà risolto al più presto - fanno sapere - andremo personalmente a raccogliere i rifiuti in strada e per protesta li porteremo tutti davanti all'entrata del Municipio, così forse gli amministratori finalmente si renderanno conto del problema. A mali estremi, estremi rimedi». Uomo avvisato, mezzo salvato. Capito, sindaco Di Donato?


Redazione Independent