QUANDO L'AMORE e' VIOLENTO

Stalker 20enne in manette per minacce, violenza e rapina nei confronti dell'ex findanzata. Lui: "Devi stare zitta!"

QUANDO L'AMORE e' VIOLENTO

L'AMORE VIOLENTO - Un 20enne di Pescara è ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori (stalking), violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, lesioni personali, minacce aggravate e rapina ai danni di una coetanea che, per qualche tempo, era stata la sua ragazza. L'agonia della giovane vittima è finita ieri pomeriggio i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara hanno arrestato il molestatore e l'hanno accompagnato in carcere.

LA PERSECUZIONE DENUNCIATA - Le disavventura hanno inizio lo scorso mese di luglio quando, avendo deciso di interrompere la relazione sentimentale, la giovane di 20enne è stata oggetto di reiterate condotte di minaccia ed ingiuria: sms, telefonate notturne, pedinamenti ed appostamenti nei luoghi da lei abitualmente frequentati. Sostenuta dai familiari ha, quindi, deciso di sporgere denuncia per ottenere il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Così è stato, ma non è bastato.

LA VIOLENZA SESSUALE - L’incubo della ragazza sembrava terminato ma, a novembre i due ex si incontrano di nuovo. Succede in discoteca. Il giovane stalker la vede, la minaccia davanti agli amici e la costringe a seguirlo fuori dal locale. Con la complicita di un amico, poi, la fa salire in macchina e si allontanano. Durante il viaggio la rapina (aveva 20 euro). Non soddisfatto, dopo aver salutato l’amico, ha continuato la sua serata da “macho” picchiandola e costringendola a seguirlo in albergo. Nella stanza si consuma la violenza sessuale. Per non destare sospetti il  manda perfino un sms ai genitori di lei. Finalmente soddisfatto, la lascia andare, ma non prima di averla minacciata. “Non dire niente a nessuno senno ti facci passare un guaio", sono le sue parole.

L'ARRESTO E LA DENUNCIA PER RESISTENZA - Tornata a casa in lacrime la ragazza ha vuotato il sacco con il genitori. Prima l'hanno fatta visitare al Pronto soccorso di Pescara e, poi, sono andati nella stazione dei Carabinieri per presentare denuncia su quanto accaduto. Immediatamente sono partite le indagini. Il molestatore è stato rintracciato presso la sua abitazione e condotto in caserma. Non contento di quanto fatto, giunto in caserma ed appreso il motivo dell’arresto, ha incominciato a dare in escandescenze, reagendo violentemente contro gli agenti. Inevitabile è stata la denuncia per resistenza a Pubblico Ufficiale. Il giovane è attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Pescara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.