Progetti di legge sul sostegno all'editoria: serve un intervento logico, concreto e razionale

Ascoltati questa mattina in Prima Commissione alcuni rappresentanti del giornalismo abruzzese. La proposta del CEO Abruzzo verrà considerata?

Progetti di legge sul sostegno all'editoria: serve un intervento logico, concreto e razionale

PROGETTI DI LEGGE SUL SOSTEGNO ALL'EDITORIA. LE AUDIZIONI IN QUINTA COMMISSIONE. La Commissione Salute e Lavoro (quinta) presieduta da Mario Olivieri, nella seduta di questa mattina, ha ascoltato i rappresentanti del mondo editoriale e del giornalismo abruzzese allo scopo di approfondire e migliorare i progetti di legge sul tema del sostegno all'editoria. Due provvedimenti simili, uno a firma del Consigliere Maurizio Di Nicola, l’altro sostenuto dai componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, con Di Pangrazio primo firmatario. I commissari hanno sentito i pareri del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, del Sindacato dei giornalisti, del Corecom, dell’organizzazione di categoria Aeranti Corallo e dell’associazione delle Radiotelevisioni Europee Associate. Entrambi i sostenitori dei progetti hanno espresso la volontà di pervenire ad un testo unico con la possibilità di accogliere alcuni dei suggerimenti dei soggetti intervenuti.

LA PROPOSTA DEL CEO ABRUZZO.  Marco Manzo, responsabile del CEO Abruzzo, ovvero il comitato degli editorio online, torna a chiedere, dopo l'audizione dello scorso giugno, una Legge sulla Trasparenza Amministrativa e sulla Pubblicità Istituzionale con l'obiettivo di garantire occupazione tra i giornalisti e contestualmente colmare quel bisogno di informazioni sugli impieghi e le destinazioni del denaro pubblico. "Le proposte legislative in discussione non ci piacciono assolutamente, serve maggiore logica, praticità e visione del futuro, aspetti che mancano nei progetti legislativi in discussione. Qualcosa di positivo è stato fatto al Comune di Pescara dove è stata approvata una delibera sulla trasparenza amministrativa, in linea coi dettami del nuovo Codice degli Appalti, a costo zero per il contribuente, che però inspiegabilmente resta inapplicata dal punto di vista del regolamento e non riusciamo a capirne le ragioni. Quanto all'intervento del legislatore regionale ci auguriamo, nonostante tutto, qualcosa venga deciso e in tempi brevi perchè la crisi del mercato dell'informazione mette a rischio, oltre che i posti di lavoro o il reddito che un editore riesce a procurare attraverso la vendita di servizi pubblicitari, anche un bene fondamentale tutelato dalla nostra Costituzione: quella della libertà di stampa causa desertificazione e che in Italia come è noto a molti, ma in Abruzzo potrebbe anche essere molto peggio, è precipitato al 77esimo posto nel mondo". 

 

Redazione Independent