Porto di Pescara, dalle fiaccolate alla road map: sarà la volta buona?

Dopo anni di insuccessi, fallimenti e milioni di euro spesi per dragare il fiume la Regione Abruzzo tenta una soluzione light per ripristinare l'agibilità dello scalo fluviale

Porto di Pescara, dalle fiaccolate alla road map: sarà la volta buona?

PORTO DI PESCARA, TRACCIATA IN REGIONE LA ROAD MAP. Il Re delle Infrastrutture Luciano D'Alfonso ha tracciato la road map per il porto di Pescara in una riunione svoltasi oggi in Regione tra il Presidente, i soggetti istituzionali coinvolti ed i portatori di interesse. All'ordine del giorno, manco a dirlo, i problemi di agibilità dello scalo fluviale pescarese che, recentemente, ha costretto la petroliera Galatea a prendere il largo ed a dirigersi verso Ancona a causa dei fondali troppo bassi. Per quanto riguarda il dragaggio verrà utilizzata la tecnica della movimentazione, senza estrazione dall’acqua, dei sedimenti marini, deponendo il materiale asportato oltre la diga foranea. Mentre per affrontare il problema della vasca di colmata si procederà destinando i sedimenti attualmente depositati al riutilizzo che è consentito dalla normativa. Dal summit è uscita anche la possibilità di interventi alla radice della banchina nord, attualmente oggetto - in un triangolo nei pressi della Madonnina, all’interno del fiume - di sedimentazione di materiali anche organici e putrescibili; la soluzione può consistere in una risagomatura del profilo della banchina che non pregiudichi il deflusso delle acque anche in caso di piena ma che eviti il fenomeno. Infine per quanto riguarda interventi strutturali a larga scala che trovano soluzione nel Piano regolatore portuale - per il quale la Regione ha stanziato 3,5 milioni e il Provveditorato alle Opere pubbliche 1,950 milioni - sono stati puntualizzati tutti i passaggi necessari per la redazione del progetto definitivo, del necessario studio di impatto ambientale da sottoporre al ministero dell’Ambiente e tutte le possibili criticità da evitare poiché potrebbero portare ritardi nel processo di approvazione e realizzazione delle opere. Basterà?

Redazione Independent