“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Porta il cellulare non funzionante a riparare e le svuotano il conto corrente
Scoperto un tecnico dei telefoni abilissimo nel truffare i clienti. Ora dovrà rispondere di numerosi reati
La Polizia di Stato ha interrotto l'attività fraudolenta di un dipendente infedele di un negozio di riparazione telefoni il quale, approfittando della buona fede degli ignari clienti, operava coi dati carpiti per svuotare i loro conti bancari.
L 'attività investigativa, svolta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni "ABRUZZO"di Pescara, si è conclusa con la perquisizione eseguita a carico dell'uomo, su delega della Procura della Repubblica di L "Aquila, durante la quale è stato sequestrato materiale cartaceo relativo a numerosi conti correnti bancari e dispositivi informatici.
Le indagini della Polizia Postale sono scaturite dalla denuncia di una anziana signora la quale aveva segnalato di aver consegnato ad un esercizio commerciale di Pescara specializzato , tra le altre cose, nella risoluzione di anomalie tecniche e nella riparazione di smartphone, il proprio cellulare a causa del suo malfunzionamento.
La stessa mattina il telefono le veniva riconsegnato perfettamente funzionante.
Sullo smartphone era installata l 'APP del proprio Istituto di Credito attraverso la quale la signora gestiva il proprio conto corrente bancario con la possibilità di operare on-line .
Pochi giorni dopo, scopre, l'amara sorpresa.
La signora veniva avvisata dai propri figli, autorizzati ad operare sui medesimo conto corrente, che erano stati disposti ben 8 bonifici fraudolenti, per oltre 22.000 euro, verso tre conti correnti sconosciuti.
II personale della Financial Cybercrime della Polizia Postale di Pescara avviava subito un'attività investigativa riuscendo a bloccare le somme depositate e al momento disponibili sui conti di destinazione. Questa consentiva di accertare che negli stessi giorni un altro pescarese aveva denunciato di avere subito due tentativi di frode, per fortuna non andati a buon fine; anche in questo caso l’uomo avevalasciato il proprio smartphone presso lo stesso esercizio commerciale per la riparazione, dando cosi la possibilità di effettuare due bonifici istantanei dal proprio conto bancario, tramite operatività on-line gestibile anche da App telefonica, per 3000 euro verso un conto sconosciuto.
Dopo diversi giorni anche un altra vittima ha denunciato di aver portato in riparazione il proprio telefono cellulare sempre allo stesso negozio e che sull'apparato era presente, tra le altre, la APP della propria banca e icodici di accesso per home banking attraverso i quali gestiva il proprio conto corrente bancario.
Successivamente alla consegna dello smartphone aveva ricevuto un alert dalla propria banca per un bonifico fraudolento in uscita dell'importo di € 5.000,00, che riusciva fortunatamente a bloccare.
L 'operazione fraudolenta era a beneficio di un conto che gli investigatori anche questa volta riuscivano a bloccare.
Le indagini hanno permesso di identificare il titolare dei conti di destinazione delle indebite disposizioni in un dipendente presente presso l 'esercizio commerciale dove le tre persone avevano consegnato i propri smartphone e che aveva sottratto oltre 22.000 euro di cui 19.000 sono stati sequestrati grazie all'interventoimmediato degli investigatori.
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