“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Polemiche sul Centro per l'Impiego: perché non a Spoltore o Montesilvano?
La decisione dell'amministrazione Masci fa arrabbiare i comuni interessati alla fusione nella Nuova Pescara
La vicenda del trasferimento della sede del Cpi (Centro per l'Impiego) da via Passolanciano a Pescara Portanuova, in piazza Garibaldi, sta facendo discutere sia per i dubbi economici rispetto all'operazione sia per la decisione di voler collocare l'importante struttura provinciale sempre nel Comune di Pescara. Sulla questione non si registrano interventi di sorta ma la domanda è palese: a dodici mesi dalla fusione nella Nuova Pescara perché non immaginare un collocamento del Cpi magari in un edificio idoneo e più economico nel territorio di Spoltore o Montesilvano?
"La nuova sede del Centro per l’impiego deve sorgere a Pescara, essendo la città capoluogo di provincia, e per questo la Regione ha chiesto al Comune di Pescara, e non ad altri, di individuare sul proprio territorio una sede idonea ad ospitare il Cpi. Poco, anzi nulla, c’entra la fusione di Pescara con Montesilvano e Spoltore, anche se i consiglieri di minoranza vogliono a tutti i costi inserire questo elemento nella polemica degli ultimi giorni, pur di fare ostruzionismo nel tentativo di non far passare la delibera che riguarda l’acquisizione dei locali situati in piazza Garibaldi. Come è ampiamente e chiaramente spiegato nella delibera l’iter è stato lungo e articolato perché come prima cosa è stata effettuata una ricognizione del patrimonio del Comune, ma non è stato possibile individuare una struttura adeguata ai requisiti richiesti dalla Regione – che non chiede spazi più ampi di quelli attuali, checché ne dica la minoranza: per i locali del Comune sarebbe stata necessaria la demolizione e la successiva ricostruzione, impossibile con i due milioni di euro a disposizione. Sono state quindi promosse due manifestazioni di interesse e sono pervenute quattro offerte, tutte con la metratura simile e con costi simili (a parte una, ma riguarda un edificio con un piano non agibile). Con la Regione, sono stati individuati gli spazi ritenuti più rispondenti alle necessità della Regione: spazi situati in centro, facilmente raggiungibili dai cittadini (che, lo ricordo, si recano al Centro per l’impiego su appuntamento) con i mezzi pubblici o privati e con le aree golenali vicine per il parcheggio. Con questa operazione, che prevede anche la sistemazione dei locali a carico della attuale proprietà, il Comune non sosterrà più le spese finora sostenute per l’affitto e si troverà un immobile nel patrimonio a costo zero, visto che l’intera operazione è finanziata con fondi europei. Mentre la minoranza continua ad arrampicarsi sugli specchi, mi sento di difendere l’operato degli uffici che garantirà ai cittadini un Centro per l’impiego in locali nuovi e accoglienti. Le teorie da immobiliaristi dell’opposizione – che dice di sapere quale sarebbe la sede ideale – si scontrano, questo va detto con forza, con le procedure ad evidenza pubblica seguite dall’Ente”. Queste le risposte dell’assessore comunale pescarese Alfredo Cremonese a chi gli chiedeva perché non a Montesilvano o Spoltore, dato che siamo a soli dodici mesi dalla costruzione di una nuova città e che dovrebbe condividere anche la collocazione di uffici istituzionali di un certo spessore.




