Pokerissimo del Palermo. Pescara crolla nella ripresa

Dopo un buon primo tempo i biancazzurri crollano nella ripresa. Durissimo Sebastiani nel post partita

Pokerissimo del Palermo. Pescara crolla nella ripresa

Pescara travolto 5-0 dal Palermo, in una serata che i rosanero hanno voluto trasformare in una festa per i loro 125 anni di storia. Quella che doveva essere una prova di coraggio per gli abruzzesi si è trasformata in un'autentica debacle, soprattutto nella ripresa, che ha messo a nudo tutte le fragilità della squadra di mister Vivarini.

La gara, disputata allo stadio "Renzo Barbera" vestito a festa, ha visto un Pescara in discreto assetto nel primo tempo, capace di costruire anche alcune occasioni significative. La più clamorosa è capitata sui piedi di Caligara, che a porta sguarnita ha trovato il salvataggio sulla linea di Augello.

Il Palermo, invece, ha trovato il vantaggio al 27' con Niccolò Pierozzi, bravo a sfruttare una spizzata dopo una rimessa laterale lunga, con la difesa pescarese in colpevole ritardo. La rete ha dato morale ai rosanero, che hanno sfiorato il raddoppio in altre due occasioni.

La ripresa si è rivelata un autentico incubo per il Delfino. Il Palermo è tornato in campo con aggressività e concretezza, approfittando di un Pescara apparso disunito, fragile e arrendevole. Passano pochi minuti e Jacopo Segre raddoppia di testa, finalizzando un cross preciso di Pierozzi.Dopo un palo di Pohjanpalo, il Pescara crolla definitivamente: ancora Niccolò Pierozzi sigla la doppietta personale al 58', e l'ex di turno, Matteo Brunori, festeggia il suo compleanno con il poker al 72'. La parola "fine" alla disfatta viene messa da Salim Diakité, che di testa chiude il tabellino sul 5-0, con gli abruzzesi ormai fuori partita e in balia degli avversari.

L'umiliazione subita ha fatto scattare l'allarme in casa Pescara. Il mister Vincenzo Vivarini non ha nascosto la sua amarezza nel post-partita, parlando di "fragilità caratteriale e fisica" e di una squadra che "ha mollato" nel secondo tempo.

"Dobbiamo cambiare sicuramente registro, perché chiaramente, voglio dire, si può anche perdere, ma non si deve mai mollare, perché la prestazione la dobbiamo fare sempre ad alto livello," ha dichiarato Vivarini, evidenziando la necessità di una profonda riflessione.

Più duro il presidente Sebastiani: "Queste figure del c...o non voglio più farle. La squadra non corre e questo non è ammissibile. Ho visto gente camminare in campo. Devono lavorare di più". Poi ha aggiunto che la panchina di Vivarini non è a rischio.

La sconfitta, la quinta in campionato, porta a 23 le reti incassate in 11 giornate, un dato pesantissimo che relega il Pescara nelle zone basse della classifica di Serie B. Il difensore Brosco si è scusato con i tifosi, segno della consapevolezza della grave prestazione offerta.

Per il Palermo, invece, la vittoria è stata un modo eccezionale per celebrare l'anniversario e per ritrovare fiducia dopo un periodo altalenante, con l'allenatore Filippo Inzaghi che ha elogiato i suoi giocatori e l'ambiente.


PALERMO PESCARA 5-0

23′ Pierozzi 1’st Segre 13’st Pierozzi 27’st Brunori 38’st Diakitè

PALERMO (3-5-2) Joronen; Bereszynski (34’st Vasic), Bani (19’st Peda), Ceccaroni; Pierozzi, Ranocchia, Palumbo (34’st Diakitè), Gomes (16′ Segre), Augello; Le Douaron (1’st Brunori), Pohjanpalo. Allenatore: Pippo Inzaghi

A DISPOSIZIONE: Bardi, Gomis, Veroli, Blin, Nicolosi, Giovane, Corona

PESCARA (3-5-1-1) Desplanches; Capellini, Brosco, Corbo; Letizia (28’st Sgarbi), Valzania (11’st Okwonko), Brandes (22’st Squizzato) Dagasso, Corazza (13’st Cangiano); Caligara (22’st Meazzi); Di Nardo. Allenatore: Vincenzo Vivarini

A DISPOSIZIONE: Saio, Profeta, Gravillon, Giannini, Berardi, Graziani, Vinciguerra, Tonin

ARBITRO: Andrea Zanotti (Rimini). ASSISTENTI: Pasquale Capaldo di Napoli e Francesco Luciani di Milano. QUARTO UOMO: Niccolo’ Turrini di Firenze. VAR: Manuel Volpi di Arezzo. AVAR: Matteo Gualtieri di Asti.

Ammoniti: Brandes, Capellini, Brunori, Bereszynski, Dagasso, Vasic