Nessuna giustizia per le 128 anime di Pietransieri

Una sentenza del tribunale di Sulmona condanna la Germania erede del Reich ad un risarcimento milionario in favore delle vittime dell'eccidio. Ma nessuno pagherà...

Nessuna giustizia per le 128 anime di Pietransieri

NESSUNA GIUSTIZIA PER LE 128 ANIME DI PIETRANSIERI. Nei giorni tra il 16 ed il 21 novembre 1943, soldati tedeschi sotto il Comando del Feldmaresciallo Albert Kesserling uccisero 128 civili, per la maggior parte bambini, donne ed anziani, che abitavano nella frazione di Pietransieri, nel Comune di Roccaraso (AQ). Scampò alla morte solo Virginia Macerelli, di 7 anni. 

Dopo oltre 70 anni le vittime hanno in parte avuto giustizia.

Infatti, il 2 novembre 2017, iI Giudice Civile del Tribunale di Sulmona, Dott.ssa Giovanna Bilò, con una sentenza storica ed estremamente ben scritta ed argomentata, ha condannato la Germania a risarcire i discendenti delle vittime ed il Comune di Roccaraso ad una cifra record, superiore a diversi milioni di euro.

L’importanza di questa sentenza è intuitiva perché riconosce alcuni principi di importanza capitale. Il primo è che la Repubblica Federale di Germania è “erede” del Terzo Reich, il secondo è che si è superato il principio che vedeva gli stati nazionali immuni da richieste di risarcimento per crimini di tale gravità. D’altra parte, il naturale senso di giustizia non poteva che auspicare una condanna visto che la stessa Repubblica Federale Tedesca, in un precedente processo relativo alla strage di Pietransieri, aveva espressamente riconosciuto la propria responsabilità per leccidio.

Purtroppo però la sentenza sembrerebbe destinata a non essere eseguita.

Lo stato Italiano si è infatti costituito in giudizio adottando una linea difensiva avente lo scopo di impedire la condanna della Germania, rimasta contumace, ed ora, a sentenza emessa, ne  parrebbe impedire l’esecuzione, non facendo adeguate pressioni sulla nazione condannata.

E lo farebbe nel solco di una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, emessa nei confronti di Italia e Germania, in data 03.02.2012 in tema di immunità giurisdizionale dello Stato.

Peccato che questa interpretazione sia stata apertamente sconfessata dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 238 del 22 ottobre 2014. Con questa decisione si è, infatti, stabilito che, nei giudizi di accertamento della responsabilità degli Stati nazionali per atti che consistono in violazioni gravi del diritto internazionale umanitario e dei diritti fondamentali quali i crimini di guerra e contro lumanità, non può essere applicata la norma consuetudinaria internazionale che stabilisce l'immunità degli Stati esteri dalla giurisdizione civile.

Pertanto, la Corte ha dichiarato costituzionalmente illegittime le norme che impongono al giudice italiano di negare la propria giurisdizione, e quindi di non decidere, sulle azioni di risarcimento dei danni proposte in relazione a tali crimini.

Le motivazioni del governo, probabilmente, non sono nobili, ma sono dettate dalla fredda ragion di stato. Potrebbe infatti esservi il timore che, sostenendo le ragioni della Corte Costituzionale, si possano incrinare i rapporti con la Germania e che l’italia possa essere condannata a risarcire i danni causati dalle stragi fasciste in Etiopia, nell’ex Jugoslavia o in Grecia, durante il periodo fascista. 

E’ sufficiente menzionare i 150 morti dell’eccidio di Domenikon, in Tessaglia nel 1943, per capire che anche il nostro paese si è macchiato di gravissimi crimini.

Il consentire che gli eredi delle vittime di Pietransieri ottengano concretamente il risarcimento a cui hanno diritto, potrebbe pertanto esporre la nostra nazione al rischio di dover pagare somme ingenti, non potendo più utilizzare l’escamotage dell’immunità dello stato dalla  giurisdizione civile dei paesi oggetto di crimini di guerra.

Ed è per questo che Roccaraso ed i suoi abitanti avranno probabilmente solo una vittoria morale nei confronti della Repubblica Federale di Germania.

Alla fine, è possibile imparare qualcosa da questa vicenda, un qualcosa con cui anche i più scettici devono fare i conti: è evidente che il fascismo è stata la più grande sciagura che si sia mai abbattuta sul nostro paese, visto che noi cittadini, ancora dopo 70 anni continuiamo a pagarne le conseguenze.

Silvia Cipolloni