Licenziamenti a Rete 8, proclamato lo stato di agitazione

Nell'editoria abruzzese le cose vanno sempre peggio. Domani manifestano i giornalisti precari. Come al solito, però, nessuno parla dei siti Internet

Licenziamenti a Rete 8, proclamato lo stato di agitazione

ORA C'E' ANCHE RETE 8. Stato di agitazione all'emittente televisiva Rete 8. Cio' a seguito della comunicazione, da parte dell'azienda, dell'avvio della procedura di licenziamento di quattro dipendenti nel settore amministrazione, treimpiegati recnici di ripresa e due impiegati tecnici di messa in onda. A proclamarlo sono stati i sindacati della Slc-Cgil, Uilcom-Uil, unitamente all'assemblea dei lavoratori.

ED ECCO PERCHE' LI CACCIANO. Secondo l'azienda, l'innovazione tecnologica dovuta all'avvento del digitale, unitamente alla persistente crisi economica, richiederebbe una riorganizzazione del settore tecnico e amministrativo con la riduzione della maestranze in esubero pari a 9 risorse.

Slc-Cgil e Uilcom-Uil hanno incontrato l'azienda il 21 ottobre presso la sede di Chieti di Rete 8 Srl per l'avvio della procedura prevista dalla legge 223/91; contestualmente e' stata convocata una riunione con i lavoratori che si e' tenuta oggi dalal quale e' scaturita la decisione di attuare lo stato di agitazione.

"Sindacati e lavoratori - si legge nella nota - dissentono totalmente da quanto esposto dall'azienda e denunciano l'assenza di un vero confronto di merito sulla questione, pertanto diffidano la stessa dal procedere ai licenziamenti dei lavoratori che verrebbero a trovarsi senza alcuna protezione sociale".

IN ARRIVO ALTRI LICENZIAMENTI? I sindacati ritengono che questo atto sia il primo passo diretto a un ridimensionamento e disimpegno dell'azienda in questo settore con il timore che a breve possano essere interessati, con ulteriori interventi aziendali, anche il settore giornalistico e altri lavoratori nell'intero perimetro aziendale.

MANIFESTAZIONE DEI PRECARI. Insomma, nell'editoria della nostra regione le cose vanno sempre peggio. Domani, davanti alla sede pescarese de Il Tempo, ci sarà anche una manifestazione dei giornalisti precari per celebrare un simbolico funerale dell'informazione abruzzese. Come al solito, però, nessuno parla dei siti Internet e delle difficoltà che l'editoria digitale deve affrontare quotidianamente.

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