“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Istigazione al suicidio di Prospero: 18enne alla sbarra
Verrà processato col rito abbreviato il giovane che era rimasto in contatto con lo studente lancianese deceduto per un cocktail di farmaci a Perugia
Ci sono importanti sviluppi giudiziari nella vicenda che riguarda la morte di Andrea Prospero, il 19enne morto nel gennaio 2025 in una camera di un B&B a Perugia a seguito di un cocktail di farmaci. Verrà processato con rito immediato un 18enne romano ritenuto responsabile del reato di istigazione o aiuto al suicidio dello studente lancianese: lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia, che ha emesso il decreto di giudizio immediato.
Stando alle ultime informazioni il processo comincerà dinanzi il tribunale del capoluogo umbro il prossimo 8 ottobre. Ricordiamo che l'imputato era stato destinatario, il 17 marzo scorso, di una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip di Perugia. Nei mesi trascorsi sono state completate, da parte della polizia postale e della squadra mobile, le analisi dei dispositivi sottoposti a sequestro e delle chat intercorse tra la vittima e il diciottenne e si è ritenuto, quindi, che il quadro probatorio complessivamente acquisito – spiega la procura di Perugia – giustificasse la richiesta di giudizio immediato nei confronti dell’imputato, ancora in stato di custodia cautelare domiciliare. Il diciottenne non ha mai incontrato di persona Prospero, che lo aveva conosciuto sul web solo con il suo nickname. Al suo “amico virtuale” – ritengono gli inquirenti – aveva chiesto consigli in merito alla scelta del mezzo più idoneo e più indolore per il suicidio e sarebbe stato dallo stesso incitato e incoraggiato a farlo mediante l’ingestione di farmaci che Prospero era riuscito ad acquistare.
Nella camera – sul cui affitto i familiari erano stati tenuti all’oscuro – sono state trovate 46 sim card, oltre a cinque telefoni cellulari e un computer portatile. La loro analisi ha fatto emergere una “vastissima serie di contatti” dello studente e altre comunicazioni avute nella chat e nei canali che utilizzava. Proprio da questa fitta rete di contatti informatici che coinvolgevano Prospero sono emersi il giovane romano attualmente ai domiciliari per averlo “aiutato” nel suicidio e un loro coetaneo campano indagato per cessione di stupefacenti in relazione al farmaco che avrebbe fornito allo studente. Nella camera sono stati trovati diversi blister, alcuni dei quali vuoti, dei farmaci oppiacei con cui Andrea si è tolto la vita.
Ovviamente continueremo a seguire questa vicenda che tanto a scosso l'opinione pubblica, non solamente in Abruzzo e Umbria ma in tutto il paese.




