Il superbonus cambia ancora. Tutti contro il Ministro

Il Consiglio dei Ministro ha eliminato lo sconto in fattura per tutte agevolazioni previste mettendo a rischio i cantieri del cratere e non solo

Il superbonus cambia ancora. Tutti contro il Ministro

Il Consiglio dei Ministro ha approvato a sorpresa un nuovo decreto legge che prevede ulteriori limitazioni sui bonus edilizi. Da quanto si è appreso viene eliminato ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie superbonus che ancora lo prevedevano, ma potrebbero esserci modifiche per le zone del cratere sismico.

Questa novità ha scatenato una sequenza di reazioni in tutta Italia ed anche in Abruzzo per il timore di ripercussioni sui cantieri della ricostruzione e non solo. Sono intervenuti il neo eletto presidente di Regione Marco Marsilio ma anche tutti i parlamentari di centrodestra ad eccezione di quelli della Lega. Ovviamente l’opposizione è pronta a tutto, anche a portare i trattori davanti a Palazzo Chigi per una protesta che porti al dietrofront del Governo Meloni.

Il senatore Guido Liris di Fratelli d’Italia ha diffuso la seguente nota:

“Da ieri siamo a lavoro con i parlamentari abruzzesi e delle altre regioni interessate, in sinergia con il Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. Stiamo lavorando insieme per scongiurare che le aree del Cratere rientrino in questo decreto. In questo senso, con il collega Sigismondi, ho incontrato in giornata il ministro Giancarlo Giorgetti per spiegare quelle che sono le nostre ragioni. Il Ministro si è dimostrato molto vicino alle nostre posizioni. Ci stiamo muovendo al massimo delle nostre possibilità".

"Con questo provvedimento verrebbe penalizzato il Cratere ed è facilmente immaginabile cosa significherebbe nell'ambito della Ricostruzione. Verranno studiati gli opportuni cambiamenti in queste ore che
separano il Consiglio dei Ministri dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Altrimenti lavoreremo per migliorare il provvedimento in commissione, in vista della conversione".

"Abbiamo raccolto gli appelli di sindaci, commercialisti, costruttori e cittadini che si rivolgono a noi chiedendo spiegazioni. Noi continueremo a fare il nostro lavoro. È evidente che c'è una Ragioneria dello Stato che ha
visto splafonare in maniera importante i conti e va sottolineato che questa misura è temporanea, nell'attesa di capire come meglio regolamentare uno strumento evidentemente concepito malissimo. Il terremoto comunque non può
essere parte integrante di questo tipo di provvedimento e noi continueremo a lavorare per evitarlo".