Il Segreto di Pulcinella

Primarie fantasma a Spoltore - I partiti del centrosinistra hanno già scelto il candidato sindaco: è Luciano Di Lorito

Il Segreto di Pulcinella

IL SEGRETO DI PULCINELLA - Luciano Di Lorito (40), sposato, dipendente della Cna Abruzzo, ex esponente del Pd, ora in forza all'Idv, e consigliere della Provincia di Pescara, sarà il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni di primavera del Comune di Spoltore. A deciderlo, manco troppo segretamente, è il deus ex machina della politica spoltorese targata Pd, due volte Primo cittadino e presidente della Gtm di Pescara, Donato Renzetti. Tutto questo i cittadini spoltoresi che seguono la politica già lo sanno da tempo, ma ci domandiamo: perchè tutta questa riservatezza? 

DI LORITO, MEZZO PD/IDV - Proviamo a rispondere al quesito ripercorrendo la carriera politica di Luciano Di Lorito. L'ex presidente del Consiglio comunale, eletto nel 2007 e all'epoca sostenitore della giunta Ranghelli, è un militante storico del Ds spoltoresi (poi sfociati nel Pd) e, quindi, di fatto, una creatura politica di Donato Renzetti. Nel 2009, infatti, in seguito al ribaltone targato Ranghelli/Roselli, partecipò e venne eletto alla Provincia di Pescara come consigliere, ma nelle file dell'Idv. Perchè questa trasformazione? Capitò che all'epoca il Pd (un connubio disastroso tra i Ds di Renzetti e la Margherita di Roselli) si divise - al termine di una lite ferocissima in cui prevalsero gli ex margheritini - e Di Lorito venne sfiduciato dall'incarico, ben retribuito, di presidente del Consiglio comunale. Ne seguì una feroce battaglia legale, promossa dal defenestrato Luciano Di Lorito, per riavere l'incarico ma il giudice del Tar gli diede torto

LE PRIMARIE FANTASMA - A Spoltore non è vero che non si terranno le primarie della futura coalizione del centrosinistra. La novità è che, questa volta, gli elettori del centrosinistra non saranno chiamati a partecipare perchè la scelta l'hanno già fatta i partiti della coalizione. La ragione delle elezioni primarie, invece, è tutto l'opposto e cioè: la promozione della massima partecipazione degli elettori alla scelta dei candidati a cariche pubbliche, in contrapposizione al sistema che vede gli elettori scegliere fra candidati designati dai partiti. Perchè allora Pd e Idv, quindi a Spoltore la stessa cosa, non vogliono le elezioni primarie che, tra l'altro, sono anche previste da regolamento? Non si fa altro che invocarle a gran voce, sia da parte del centrodestra che da parte del centrosinistra, vedi Bersani (Pd), che recentemente ha dichiarato: "Le primarie sono un diritto dei cittadini". Anche il segretario nazionale del Pdl Angelino 'Jolie' Alfano non gli è stato da meno: "Faremo le primarie per scegliere il dopo Berlusconi". Ovviamente anche a Montesilvano, non certo un esempio perfetto di democrazia diretta, sono state indette le primarie del centrosinistra, previste il prossimo 15 gennaio. Ma il "caso" Spoltore è poi tanto differente da quello di Montesilvano e Ortona (dove le primarie si sono già tenute)? Perchè non si chiamano i cittadini a votare ora e non soltanto dopo, quando le scelte saranno già state fatte, con accordi sottobanco, promesse di incarichi ed alleanze trasversali. La ragione è fin troppo evidente: le primarie sono pericolose perchè c'è il rischio che vengano sparigliate le carte.

Marco Beef