L'Arte della Guerra

Mancano tre mesi alle elezioni e nessuna dichiarazione ufficiale dal Pd di Spoltore. Cosa succede? Ve lo sveliamo

L'Arte della Guerra

UN SILENZIO ASSORDANTE - Cosa accade nella tranquilla (l'aggettivo si riferisce al fatto che qui ormai ci si dorme e basta), un tempo ridente isola felice, cittadina di Spoltore? Mancano meno di tre mesi alle elezioni amministrative per il rinnovo della Giunta comunale e manco un manifesto, una dichiarazione ufficiale, un proclama, un mezzo programma - Ovviamente di primarie manco a parlarne! - è saltato fuori. Se da destra tutto questo ci appare piuttosto consueto, è a sinistra ora che si concentra la nostra attenzione. Il Capoluogo spoltorese, da sempre baluardo indefesso della Sinistra nella provincia di Pescara, sta - come dire? - drammaticamente in stand by. Perchè questo «silenzio assordante» mentre tutto intorno grida, strepita, urla, minaccia, abbaia, piangucola, prega, rotola, rantola, scivola, si affanna, etc etc etc. Ma il Partito Democratico (e prima i mitici Ds) non era quello che gonfiava il petto, montando cavalli bianchi e immacolati, prima di inviare comunicati stampa a chiunque accettasse la sfida. Che fine ha fatto quella classe dirigente capace di riflettere su una dichiarazione tredicimila volte prima di inviarla corretta, riveduta ed approvata all'unanimità dell'unanimità? Tralasciamo quanto si legge sporadicamente sul quotidiano ufficiale d'Abruzzo, perchè irrilevante o poco significativo ai fini del decindendum

LAVORI (O INDAGINI) IN CORSO? Sospiriamo e scriviamo: forse qualcuno sta aspettando la conclusione delle indagini sull'urbanistica (Citymoda compreso) e sull'inevitabile richiesta di rivio a giudizio da parte della Procura di Pescara? Scriviamo che è «inevitabile» solo perchè altrimenti l'azione giudiziaria, proposta dal Pm Gennaro Varone sulla base dei riscontri effettuati dalla Guardia Forestale, rivelerebbe l'assoluta infondatezza delle accuse all'ex sindaco Franco Ranghelli&co. Dunque un clamoroso autogoal della Procura di Pescara? Lo ribadiamo, a scanso di equivoci, che siamo garantisti - gli imputati sono innocenti fino a condanna definitiva - e che uno stralcio ci può pure stare (le carte sono secretate e non le conosciamo), ma propendiamo, come analisi politica, per il proseguo dell'iter giudiziario. Tornando a bomba. Se dovesse uscire qualcosa, per esempio i capi di imputazione, dalla Procura di Pescara, magari con il coinvolgimento di qualche soggetto per ora rimasto estraneo dalla vicenda, gioverebbe a qualcuno? Altrochè! Farebbe certamente comodo. Secondo noi - che scriviamo - la mossa vincente sarà proprio questa: aspettare, aspettare e ancora aspettare. Inutile, dunque, sprecare soldi ed energie per spiegare programmi, proporre idee, coinvolgere i cittadini sulle questioni dell'agorà spoltorese. Per battere gli avversari la migliore strategia resta sempre quella indicata dal maestro giapponese Sun Tsu, che nel trattato "L'Arte della Guerra" ha scritto «sconfiggere il nemico senza dare battaglia è la massima abilità». Basterà? Noi - ahinoi - sosteniamo che è così. 

Marco Beef