Federalberghi ha incontrato l’amministratore giudiziario delle Terme di Caramanico

La richiesta degli albergatori a Guglielmo Lancasteri é cercare una soluzione per riattivare l’attività termale

Federalberghi ha incontrato l’amministratore giudiziario delle Terme di Caramanico

Nella mattinata di lunedì scorso una delegazione della Federalberghi Pescara, guidata dalla Presidente Daniela Renisi, con la presenza dell'associazione albergatori di Caramanico e del Presidente della stessa Francesco Di Domizio, ha partecipato ad un incontro con l'amministratore giudiziario Dottor Guglielmo Lancasteri per confrontarsi e affrontare la delicata e complessa questione della grave crisi aziendale delle Terme di Caramanico.

La stagione appena trascorsa è venuta meno e gli albergatori non sanno come affrontare questa situazione che li costringerà per il futuro prossimo ancora una volta a non poter programmare e lavorare con i "curisti" dichiara la Presidente Renisi. Urge trovare una soluzione perché gli operatori turistici e commerciali rischiano di non riaprire più con gravi ripercussioni anche per l'indotto nonché per il tessuto sociale del territorio.

Aggiunge Francesco Di Domizio che oltre al danno in questo momento si aggiunge la beffa di non poter usufruire del bonus terme che dal prossimo 8 novembre tutti i cittadini potranno richiedere per ottenere uno sconto del 100% sul prezzo d'acquisto dei servizi termali fino ad un massimo di € 200.00, agevolazione che avrebbe aiutato gli operatori, ulteriormente danneggiati dai tanti mesi di inattività a causa dell'emergenza Covid-19.

Lancasteri nella riunione ha dichiarato che è necessario un intervento processuale radicale ed incisivo che consenta di riavviare l'attività delle terme di Caramanico affrontando e rimuovendo le cause che ne hanno determinato la chiusura. Per questo la dichiarazione di fallimento, richiesta proprio dall'amministratore giudiziario, espressamente autorizzato dal Tribunale delle Imprese vista la situazione di gravissima crisi economica, finanziaria e patrimoniale, che non permette l'esercizio dell'attività, è necessaria per poter avviare un nuovo percorso teso ad individuare, sotto la direzione ed il controllo del Tribunale fallimentare, una nuova gestione più efficiente che, nel più breve tempo possibile, riavvii gli impianti termali.

Attesa l'importanza che la struttura termale riveste per il tessuto economico, sociale e industriale del territorio abruzzese, i partecipanti hanno condiviso che è necessario il coinvolgimento attivo e sinergico di tutte le parti interessate, a partire dalle istituzioni, per risolvere l'attuale situazione in modo da creare le migliori condizioni che consentano uno sviluppo economico solido e duraturo del territorio di Caramanico e del settore turistico termale regionale.