Eurozona: attività economica in miglioramento

Le analisi di Markit nel blocco dei 19 paesi: sta salendo al suo tasso d’espansione più rapido negli ultimi 4 anni

Eurozona: attività economica in miglioramento

Eurozona: Attività Economica In Miglioramento

 

Di: DailyForex.com

 

L’ultimo indice dei direttori degli acquisti di Markit (PMI) per l’Eurozona suggerisce che l’attività economica nel blocco dei 19 paesi sta salendo al suo tasso d’espansione più rapido negli ultimi 4 anni. La lettura a 54,1 è aumentata dell’1,1 sulla lettura di febbraio (ogni dato che supera 50 indica espansione nel settore che si sta analizzando). Sulla base di questi dati, le proiezioni di Markit prevedono che la crescita nel primo trimestre del 2015 raggiungerà quella del quarto trimestre del 2014, attestandosi ad un valore dello 0,3%. La crescita nei nuovi ordini è aumentata al ritmo più rapido dal 2011, ma chiaramente si parte da una base molto bassa, in cui la domanda europea e globale è stata debole per qualche tempo.

 

Le analisi di Markit mostrano che anche il ritmo dell’aumento delle assunzioni è il più veloce dall’estate 2011, con una ripresa nel settore manifatturiero, mentre continua il consolidamento nel settore dei servizi, vicino ai livelli visti in febbraio e comunque al  massimo su 4 anni. La disoccupazione nell’Eurozona è diminuita nel corso degli ultimi 12 mesi, passando dall’11,5 all’11,2%, rimanendo tuttavia ben al di sopra della media nel lungo periodo del 9,5% (media tra il 1995 e il 2015). A febbraio 2013 ha toccato il picco al 12%, registrando invece un minimo record a marzo 2008 al 7,2% (il tasso di disoccupazione è un indicatore ritardato del ciclo economico). Secondo l’Eurostat son 18 milioni i disoccupati nell’Eurozona, e 23,8 milioni in tutta l’Unione Europea.

 

È probabile che il miglioramento sia dovuto ad una serie di fattori che agiscono simultaneamente: la relativa debolezza dell’Euro che sta facendo crescere le esportazioni; il rapido declino dei prezzi del greggio che sta riducendo i costi dell’energia e dei trasporti; la bassa inflazione (per una volta, al di sotto di quella dei salari), permette ai consumatori di avere un potere d’acquisto leggermente superiore (anche grazie alla diminuzione dei costi dell’energia e dei carburanti), ed è possibile che anche le misure del Quantitative Easing dell’UE stiano iniziando a dare i propri frutti. Tuttavia, il programma della BCE, nonostante sia stato annunciato a gennaio, è entrato in vigore solo il 9 di marzo, dunque è ancora prematuro attribuirgli troppo credito, sebbene abbia già migliorato il sentimento generale.

 

Redazione Independent