Due milioni sciolti nella neve

Le spese della Giunta Mascia durante l'emergenza: 152mila euro per l'acquisto di 900 tonnellate di sale

Due milioni sciolti nella neve

MILIONI SCIOLTI NELLA NEVE - Due milioni di euro sciolti nella neve. «Stando alle cifre contenute nella deliberazione di Giunta comunale n. 136 del 13.03.2012 e nella determina dirigenziale n. 101 del 8.03.2012, riguardanti le spese sostenute durante il periodo della emergenza neve dell’inizio del mese di febbraio, nella Città di Pescara si sarebbe dovuto andare in giro con i sandali ai piedi e con le macchine scappottate», questa l'overture polemica del consigliere del Pd Enzo Del Vecchio. E, infatti, i cittadini di Pescara hanno dovuto sopportare le peggiori difficoltà per la superficialità e l’approssimazione con cui l’Amministrazione cittadina ha affrontato un evento atmosferico largamente ed ampiamente annunciato. Risultato: giorni interi paralizzati dentro casa, scuole chiuse una settimana, genitori inguaiti dal problema dei figli, danni a cose e persone, alberi distrutti, anziende e commercianti in difficoltà. Non basta?

DEL VECCHIO E LE FALLE ORGANIZZATIVE - «Il dettaglio specifico dei dati contenuti nel provvedimento dirigenziale 101/2012 - ha spiegato il capogruppo del Pd al Comune di Pescara - mostrano inequivocabilmente le falle organizzative che hanno portato alla paralisi della Città a cominciare dai mezzi impiegati per lo sgombero della neve. Infatti nella giornata di venerdì 3 febbraio, quando ha avuto inizio la prima nevicata, i mezzi a disposizione per rimuovere la neve erano rappresentati solo da quelli di ATTIVA per la parte sud della Città e delle
ditte Di Persio, Cocciante e Giansante per la parte collinare e la parte nord della Città. Una evidente carenza che ha prodotto l’immediata paralisi della circolazione veicolare che non è certo migliorata nella giornata successiva del sabato quando, in fretta e furia si è cercato di correre ai ripari contattando numerose altre ditte ma ricevendo solo la disponibilità di: Di Prospero, Di Censo, Di Giampaolo ed Edilizia Armani. Una disorganizzazione che si è ancor più evidenziata durante la seconda fase dell’emergenza neve, quella iniziata nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 febbraio».

SOLO 152MILA EURO PER IL SALE? - Un capitolo particolare, poi, riguarda la spesa per la fornitura del sale e degli operatori interinali destinati a spalare la neve. Per quanto riguarda l’acquisto di sale risulta che sono stati spesi ben 152.000 euro e che, stando alla determina n. 503 del 30.12.2011, con la quale si acquistava tale prodotto al costo di circa 0,16 €/Kg, risulta ipotizzabile che con tale cifra siano stati acquistati qualcosa come 900 tonnellate di prezioso sale. «Una quantità talmente sproporzionata - incalza Del Vecchio - che non trova riscontro in nessuna realtà locale e che soprattutto risulta non rispondente ai dati forniti dalla stessa amministrazione quando con un comunicato del 18 febbraio u.s., facendo un bilancio dell’emergenza neve, aveva parlato di 420 tonnellate di sale utilizzato per una spesa di circa 90.000 euro. Se i dati saranno confermati si profilano due possibilità: la prima è che i magazzini comunali sono stracolmi del sale avanzato per calcoli sbagliati sulle reali necessità occorrenti; la seconda è che il sale è stato acquistato durante l’evento atmosferico ad un prezzo forse doppio di quello acquistato nel dicembre del 2011».

UNA MANNA PER LE AGENZIE INTERINALI - Gli unici fortunati dell’evento emergenza neve risulterebbero, oltre i noleggiatori di mezzi da lavoro, i lavoratori interinali che hanno potuto godere di normali giornate lavorative e con una remunerazione di circa 100 euro giornaliere. «Cadauno - aggiunge il consigliere del Pd - poiché, all’Agenzia interinale Synergie sono andati ben 55.510 euro a fronte delle 550 giornate dichiarate dall’amministrazione. Di sicuro dell’emergenza neve 2012 i cittadini pescaresi manterranno un ricordo da incubo». Incubo? Forse non proprio ma abbiamo comunque scoperto che esiste la neve. E che bella novità!

Marco Beef