Crisi sull'urbanistica a Pescara

Il consigliere Antonelli lascia la delega e rivela "divergenze" col primo cittadino su ristrutturazione e nuove costruzioni

Crisi sull'urbanistica a Pescara

Nella politica di centrodestra che veleggia spedita, senza essere minimamente scalfita da un'opposizione debole, c'è una polemica nella maggioranza che amministra il capoluogo adriatico e che vale la pena sottolineare: quella in seno all'Urbanistica della città di Pescara. Il consigliere di Forza Italia Marcello Antonelli, in passato militante in altri colori dell'arco costituzionale, ha rimesso nelle mani del primo cittadino Carlo Masci la delega di riferimento. Le ragioni, dette a mezza bocca, riguardano il problema dei nuovi palazzi a sette piani sorti in seguito alle interpretazioni del 'decreto sviluppo' post emergenza Covid e recepite dalla normativa comunale

“Oggi ho rimesso nelle mani del sindaco la delega interorganica alle attività inerenti i processi di pianificazione territoriale complessa, agli strumenti attuativi in variante o progetti contenenti deroghe urbanistiche, alle procedure relative al recepimento della legge regionale 49/2012, nonché alle attività di competenza comunale collegate alla legge regionale 58/2023. Con sincero dispiacere ho dovuto prendere atto di sostanziali divergenze su rilevanti questioni legate ai temi urbanistico-edilizi e, nella divaricazione di posizioni tra delegante e delegato, trovo inevitabile che spetti a quest’ultimo fare il classico passo indietro. In questo senso va letta la mia decisione di non procedere ulteriormente nelle attività delegate dal sindaco che ringrazio comunque per la fiducia in me risposta. Torno, pertanto, a svolgere a tempo pieno le mie funzioni di consigliere comunale, del quale non sono minimamente in discussione né l’appartenenza a Forza Italia, né alla maggioranza di governo della città”.