Borrelli 'zittisce' Gerosolimo e detta l'agenda al governatore D'Alfonso

"Il nostro ingresso in Giunta è inevitabile, prima o poi accadrà, ma è chiaro che dobbiamo contare su cultura, sanità e società partecipate"

Borrelli 'zittisce' Gerosolimo e detta l'agenda al governatore D'Alfonso

BORRELLI ZITTISCE GEROSOLIMO E DETTA L'AGENDA A D'ALFONSO. Mario Giulio Borrelli, ex direttore del TG1 portavoce e promotore di Abruzzo Civico, la creatura che alle ultime elezioni regionali ha preso il 5% delle preferenze, il doppio di quelle di Sinistra, Ecologia e Libertà, ha messo a cuccia i consiglieri Andrea Gerosolimo e Mario Olivieri per dettare, non solo a loro, il futuro politico o quel che accadrà nella Regione Abruzzo.

L'EX DIRETTORE: "PRIMA O POI ENTRIAMO IN GIUNTA". "La nostra assenza - spiega Borrelli - nella Giunta regionale è un vulnus che prima o poi andrà risolto, ma la priorità sono ancor prima la legge organica sulla cultura, un cambio di rotta sulle politiche della sanità e sulle società partecipate e non ci faremo certo addomesticare, su questi temi, con un assessorato!”. Il giornalista abruzzese fa riferimento all'annuncio del 27 agosto scorso nell’abbazia celestiniana di Sulmona quando D'Alfonso disse che avrebbe nominato Gerosolimo nuovo assessore che si occuperà di aree interne, e anche di cultura. “È stato solo un annuncio di D’Alfonso - ribatte Borrelli - negli incontri chiarificatori di agosto non si è parlato di assessorati e non è stato deciso nulla. Naturalmente - prosegue - sarà prima o poi inevitabile nel corso della legislatura".

MAZZOCCA A RISCHIO. A dirlo sono i numeri: Abruzzo Civico ha due consiglieri eletti all'Emiciclo avendo preso il doppio delle preferenze di Sinistra Ecologia e Libertà che ha eletto, invece, soltanto Mazzocca. Naturalmente l'ipotesi di sostituzione dell'ex sindaco di Caramanico o, molto peggio, quella dell super votato assessore ai Lavori Pubblici Donato Di Matteo ha scatenato reazioni multiple e pericolose per la tenuta della maggioranza. Il portavoce regionale di SEL Di Tommaso ha parlato tranquillamente di ritorno alle urne facendo presente che la crisi regionale riguarda anche i Comuni di Pescara e L'Aquila. Più tranquillo Di Matteo che, a proprosito della sua delega, si è limitato a dire che "è in mano al presidente che deve decidere in accordo con i partiti che compongono la maggioranza”. Tra le ipotesi per far quadrare il cerchio anche la posizione del sottosegretario della Presidenza con delega ai Grandi Eventi Camillo D’Alessandro ma è difficile che D'Alfonso si privi del suo delfino.

COME AGIRA' D'ALFONSO? A questo punto toccherà al mago degli 'equilibri avanzati' chiudere il cerchio intorno a sè ma stavolta - almeno questa è la nostra impressione - il giochino di mettere tutti d'accordo non sembra essere così semplice. 

Redazione Independent