Al "Sanitopoli" si parla di soldi

Sotto la lente gli accertamenti bancari sulle disponibilità del manager Conga. Sospetti su 780mila euro

Al "Sanitopoli" si parla di soldi

SANITOPOLI. SI PARLA DI SOLDI. Ennesima udienza per il processo "Sanitopoli" in cui sono imputati l'ex governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, insieme ad altre 26 persone tra cui lo stesso "accusatore/imputato" Vincenzo Maria Angelini, ex re dalla sanità privata abruzzese (Villa Pini, San Stefar, San Raffaele e Maristella) ed il medico Luigi Conga. Nel mirino del pool della procura di Pescara (Pm Bellelli e De Florio) ci sono i soldi che sarebbero il frutto delle presunte tangenti pagate da Angelini ai vertici della sanità abruzzese. Sotto la lente degli inquirenti i conti correnti e gli accertamenti patrimoniali nelle disponibilità dell'ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga, chiamato da Angelini con il nomigliolo "Russicon".



 

LA DEPOSIZIONE DEL FINANZIERE. E' stato chiamato a testimoniare il finanziere Lucio Carusi che ha eseguito le indagini per conto della Procura di Pescara. Alle domande del Pm Giampiero De Florio ha spiegato l'indagine «sui movimenti riconducibili alle dazioni di Angelini nel 2003-2004». E, poi alle domande del presidente del collegio giudicante, Carmelo De Sanctis, Carusi ha detto di non avere trovato sui conti dell'imputato Conga «versamenti in contanti, ma tra assegni, giroconti e bonifici per la cifra di 1 milione 154 mila euro. Gli emolumenti di Conga dagli incarichi ricoperti - ha proseguito il finanziere - ammontavano a 374 mila euro, quindi c'era una somma ingiustificata di 780 mila euro». Durante l'esame ci sono stati momenti di tensione con l'avvocato Valentini (difesa Conga) che ha spiegato la provenienza del denaro del suo assistito.

PARLA LA CURATRICE IVONE. In Aula 1, poi, si è seduta sul banco dei testimoni, sempre nella veste di teste della Procura di Pescara, la curatrice fallimentare dell Tribunale di Chieti, Giuseppina Ivone. Dalla ricostruzione dei movimenti finanziari sulle società del Gruppo Villa Pini la professinista ha spiegato di aver accertato «una distrazione da 30 milioni di euro da Villa Pini alle società Novafin e Verde, di cui 27 sono finiti ad Angelini e terzi soggetti». Angelini, infatti, è accusato di bancarotta fraudolenta per una somma vicina ai 95 milioni di euro.

 

LA VICENDA TOSINVEST DEL TURCO. Sulla vicenda della famosa vendita del quadro "Esso" di Marcio Schifano alla galleria Mucciaccia di Roma e poi acquistato dalla Tosinvest Spa ha parlato, invece, il maresciallo della Finanza Fabrizio Russo. L'avvocato di Ottaviano Del Turco (propietario dell'opera venduta per comprare la casa del figlio Guido), Giandomenico Caiazza, si è opposto con veemenza alla deposizione che prevede la lettura delle intercettazioni telefoniche tra gli indagati.

PARLA BOSCHETTI E SCOPPIA IL PUTIFERIO. L'avvocato Antonio Boschetti ha chiesto di fare dichiarazioni spontanee per chiarire alcuni punti della deposizione di Russo, Una parolina di troppo ha acceso una rissa verbale feroce tra il pm De Florio e l'avvocato/imputato, l'avvocato Valentini e lo stesso Caiazza. Il presidente Carmelo De Sanctis alle ore 16,44 ha dichiarato chiusa l'udienza.  

Marco Beef