Conga nega le tangenti

Sanitopoli. L'ex manager Asl accusato di aver preso 6 mln al Pm: «Angelini mente. Mai preso soldi»

Conga nega le tangenti

SANITOPOLI. IL CONTROESAME DELL'EX MANAGER ASL. Luigi Conga, medico, ex manager della Asl di Chieti, accusato nel processo "Sanitopoli" di aver preso 6 milioni di tangenti dall'ex re della sanità privata Enzo Maria Angelini si è sottoposto, questa mattina, al controesame della pubblico ministero Giuseppe Bellelli. Assisitito dall'avvocato Laura Valentini l'imputato ha risposto alle domande dell'accusa che ritiene le disponibilità patrimoniali e finanziarie del Conga incompatibili con la sua situazione reddituale. «Non ho mai preso mazzette da nessuno. Angelini mente. Abbiamo presentato la documentazione che prova tutte le mie entrate», ha risposto negando ogni addebito del titolare del Gruppo Villa Pini. Il 14 luglio del 2008, il giorno dell'arresto dell'ex governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, nella Porche "Cayenne" del medico - «l'auto l'ha comprata il marito di mia nipote», ha ribadito oggi in aula - venne trovata una valigetta contenente 113 mila euro in contanti ed una pistola regolarmente denunciata. «Quei soldi erano miei - ha detto Conga - , li avevo presi dalla cassaforte della mia casa di Chieti per portarli in quella di Pescara. Li ho lasciati nell'auto. È capitato che sono rimasti in macchina una notte. E' stata una coincidenza: non si muore anche per una tegola che cade». Nelle udienze scorse il maresciallo Lucio Carusi aveva parlato degli accertamenti sui conti dell'indagato. «Abbiamo trovato 1 milione e 154 mila euro tra assegni bancari, circolari e bonifici. Tra il 2003 e il 2004 Conga - ha raccontato il finanziere - ha effettuato grossi investimenti: ha acquistato 6 case, 3 garage e 6 posti auto di cui una parte a titolo personale e l’altra tramite la società Mara srl di cui Conga era risultato amministratore». Sull'argomento l'ex manager si è difeso respingendo al mittente tutte le accuse, specie sugli incontri con Angelini, e ribadito che «esistono documenti che provano la ogni mia entrata». La prossima udienza è prevista per il 22 febbraio. In quell'occasione sarà ascoltato Gianluca Zelli, titolare di Humangest, accusato di riciclaggio.

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