Acerbo: "Il sindaco ex Casa Pound non ha titoli per accusare di antisemitismo"

Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista punta il dito contro il primo cittadino del Capoluogo d'Abruzzo e sul suo passato militante

Acerbo: "Il sindaco ex Casa Pound non ha titoli per accusare di antisemitismo"

"Ho letto l’incredibile dichiarazione del sindaco Biondi che cerca didifendere le indecenti affermazioni della ministra Roccella. Nel farlo rilancia l’accusa di antisemitismo contro chi si è mobilitato contro il genocidio a Gaza e i crimini di Netanyahu. Non c’è nulla di antisemita nel criticare il governo israeliano come ci ricordano tantissimi ebrei che, in Italia e in tutto il mondo, si sono uniti alla protesta. Il sindaco di Fratelli d’Italia, ex militante di Casa Pound, non ha titoli per lanciare accuse di antisemitismo nei confronti di chi è solidale con il popolo palestinese e in particolare con gli abitanti di Gaza. C’è una coerenza nella destra fascista italiana. I loro beniamini sono stati complici del genocidio ebraico e il loro governo, fedele al suo dna razzista e colonialista, è stato complice in questi due anni del genocidio palestinese. Il “mai più” vale per tutti i popoli e tutti gli oppressi. Anche per i palestinesi. L’aver ricevuto l’ambasciatore di Israele è stato da parte del sindaco un segnale politico preciso mentre milioni di persone in tutto il mondo protestavano contro il massacro. La destra italiana – da Meloni a Biondi - è alleata e complice di Netanyahu".

Queste le parole di Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista rivolte al primo cittadino di L'Aquila, Pierluigi Biondi.