Via Tavo. Accuse smontate?

Due dei tre testimoni oculari non riconoscono Angelo Ciarelli quale autore dell'omicidio di Tommaso Cagnetta

Via Tavo. Accuse smontate?

L'INCIDENTE PROBATORIO IN QUESTURA - Colpo di scena nel delitto al 'Ferro di Cavallo', tra le case popolari di via Tavo, il 2 luglio scorso, quando perse la vita Tommaso Cagnetta, 42 anni, originario di San Severo, colpito mortalmente ad un fianco da un colpo di pistola e, poi, morto per dissanguamento. Due dei tre testimoni oculari, chiamati dal Pm Valentina D'Agostino per l'incidente probatorio, non hanno riconosciuto Angelo Ciarelli, 38 anni, rom, quale presunto autore del delitto del 42enne foggiano. Il fratello di Massimo, rinchiuso nel carcere di Vasto per l'omicidio di Dominico Rigante, ha sempre respinto ogni addebito per la morte di Tommaso Cagnetta. La sera del delitto, infatti, si presentò spontaneamente in Questura ma, poco dopo, venne arrestato con l'accusa di omicidio.

DECISIVO L'ESAME DELLO STUB - Tra pochi giorni dovrebbero arrivare da Roma gli esiti delle analisi del R.I.S. per la cosidetta 'prova tampone' o Stub. In casi del genere la prova scientifica è sempre risultata decisiva. Sulla testa del principale imputato pesano degli indizi pesanti: il calzino con 13 pallottole calibro 38 trovate dentro un tombino vicino casa e un'altra coppia di calzini, della stessa marca e dello stesso grado di usura, rinvenuti nell'abitazione di via Vico Lo Moro.

Reda Inde