“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Il killer è Angelo Ciarelli?
Tommaso Cagnetta ucciso per 10 euro mancanti da una dose di cocaina. L'arma è la stessa dell'omicidio Rigante?
IL KILLER E' ANGELO CIARELLI? Che c'entrasse qualcuno del clan Ciarelli era piuttosto evidente. Ieri sera tra le case del "Ferro di Cavallo", in via Tavo a Pescara, una ragazza, poco dopo il delitto, aveva aggredito un cugino di Massimo Ciarelli, inscenado una rissa «forse creata ad arte per permettere la fuga», ha detto il capo della squadra mobile Pierfrancesco Muriana. Poi, ancora, la macchina di colore grigio, una Golf, di proprietà della sorella di Massimo Ciarelli, sotto la quale c'era una vistosa macchia di sangue. Soltanto dettagli? Non per gli uomini della Squadra Mobile di Pescara che, due ore dopo, avevano già il quadro completo della scena del delitto dell'omicidio di Tommaso Cagnetta. Erano state ascoltate tutte le persone presenti in quelle concitate fasi di quel torrido pomeriggio: soprattutto i genitori ed i familiari di Angelo Ciarelli, 38 anni, condannato a 15 anni di carcere per l'omicidio del maresciallo dei carabinieri Antonio Di Resta.
LA CONSEGNA IN QUESTURA - Incredibilmente il principale imputato, Angelo Ciarelli, 38 anni, pregiudicato, si è presentato spontaneamente dagli inquirenti in Questura. «Ho saputo che mi state cercando. Cosa volete?», queste le parole del 38enne nomade agli uomini della squadra Mobile. Muriana ha raccontato che Ciarelli ha provato a negare l'accaduto ma poi, dopo un lunghissimo interrogatorio, terminato alle 6 del mattino, e vari confronti con tutte le persone che erano presenti, il rom è stato inchiodato.
LE PALLOTTOLE NEL CALZINO - Alcune le prove schiaccianti, oltre le testimonianze. un calzino contenente 13 pallottole calibro 38, nascoste in un tombino vicino casa della famiglia Ciarelli in via Vico Lo Moro. Nell'appartamento è stata ritrovata l'altro calzino «con lo stesso grado di usura», ha raccontato Muriana. Ma della pistola nessuna traccia: che sia la stessa arma che ha ucciso, oltre il povero Tommaso Cagnetta, anche Domenico Rigante e forse anche il pentito Italo Ceci? Sono soltanto ipotesi, ma dalla Questura non ci sono conferme.
IL MOVENTE? FORSE UN ERRORE - Il delitto sarebbe maturato nel mondo della tossicodipendenza. In particolare, ieri pomeriggio, due "schiavi della cocaina" avrebbero acquisatato una dose di droga da una nomade pagandole, anzichè 80 euro come richiesto dalla donna, soltanto 70. A quel punto si è scatenato il pandemonio in seguito alle grida della donne e sarebbe intervenuto Massimo Ciarelli che era in strada con alcune persone ed era armato. Mentre i due acquirenti stavano dandosi alla fuga ecco che compare Tommaso Cagnetta. Non è chiaro per quale ragione il 42enne, originario di Foggia, si trovasse da quelle parti ma, fatto resta, che viene scambiato per uno del gruppo dei fuggitivi. Antonio Ciarelli - stando a quanto raccontato da Muriana in conferenza stampa - gli si sarebbe avvicinato e gli avrebbe esploso un colpo mortale al fianco. La vittima, moribonda, è stata portata in ospedale da altri due tossicodipendenti e scaricata lì davanti.
Marco Beef