Uno show da realpolitik

Vicenda ospedale a Lanciano. Valente: «Basta con le stupidaggini». Replica Nasuti: «Finiscila col populismo»

Uno show da realpolitik

E BASTA! Il primo ha detto «Basta con le stupidaggini». Il secondo ha risposto: «Basta con il populismo». Insomma, entrambi hanno detto basta, e come al solito sono entrati in polemica tra di loro. Parliamo del vicesindaco di Lanciano Pino Valente e del consigliere regionale Emilio Nasuti, originario di Castel Frentano. Tutto comincia quando le liste civiche Progetto Lanciano e Rinnoviamo Lanciano (che fanno capo a Valente), dopo le accuse del sindaco Pupillo, decidono di esprimere "grande preoccupazione" sul futuro dell'Ospedale Renzetti «quale punto di riferimento nella Frentania per l'erogazione di servizi sanitari di qualità». Non va dimenticato che Pino ha fatto dell'attaccamento al territorio frentano il proprio cavallo di battaglia, già dai tempi dell'associazione 'Frentania Provincia', di cui Progetto Lanciano e Rinnoviamo Lanciano rappresentano la derivazione - e la metamorfosi - politica. Proprio il vicesindaco ha dichiarato: «La situazione di forte disagio da parte degli operatori sanitari è palpabile. Le lamentele che ricevo sia da parte di chi lavora che da parte degli utenti del Renzetti sono ormai quotidiane. Il popolo frentano è stanco di assistere inerme alla continua distruzione del nosocomio. Basta con le stupidaggini del nuovo Ospedale a cui non crede più nessuno. E' ora di pensare a un progetto di rilancio serio e concreto dell'attuale Renzetti. Se continuiamo di questo passo l'ipotetico nuovo Renzetti non servirà più a nessuno perché più nessuno verrà a curarsi nella nostra città».

«MA COSA DICE VALENTE?». Nasuti ha deciso di rispondere per le rime a Valente: «E' ora di finirla con il populismo che sistematicamente ruota intorno alle vicende che riguardano l'ospedale di Lanciano, perché non c'è alcuna volontà, da parte di nessuno di penalizzare o mortificare il nosocomio frentano. Solo chi non legge i giornali o fa finta di non sapere cosa sta accadendo in Italia, può sostenere questa tesi». Il consigliere regionale parla di attacchi «che non fanno altro che minare la credibilità dell'assistenza che viene assicurata all'ospedale di Lanciano dai professionisti che vi lavorano, allontanando l'utenza e dirottandola altrove» e, in merito alle liste di attesa, sottolinea che «per le urgenze non c'è mai da aspettare e gli esami vengono eseguiti al massimo entro 10 giorni, che diventano 3 nei casi più gravi. Il paradosso è che mentre le liste di attesa per esami non urgenti possono superare anche l'anno, per le urgenze i posti sono vuoti!».

«VOGLIONO TRASFORMARE L'OSPEDALE IN UN CRONICARIO». Premesso che qualcuno dovrebbe gentilmente spiegarci cosa sia un cronicario, bisogna dire che Valente parla proprio di «trasformazione del glorioso nosocomio frentano in un cronicario. Il non voler abbattere le liste di attesa nel Renzetti vuol dire invitare esplicitamente i pazienti frentani a emigrare in altre parti d´Abruzzo per esami spesso routinari. C'è la volontà del centrodestra regionale di uccidere scientificamente il Renzetti». Nasuti, però, non è d'accordo: «La riorganizzazione dell'ospedale si basa su un atto della Baraldi che risale al 2010 e che prevede per Lanciano 203 posti, il mantenimento di 2 dipartimenti (oncologia e pronto soccorso) e la conferma di tutte le unità operative. Da allora non c'è stato altro». Non solo: «In 3 anni - continua Nasuti - sul Renzetti la Regione ha investito 12 milioni, mentre in precedenza non era arrivato neppure un euro». Infine, sui disservizi all'ospedale, Nasuti rilancia: "Chiederò la convocazione del direttore della Asl e dei responsabili delle unità operative in Commissione di Vigilanza così da saperne di più e cercare di capire se si tratta di dicerie o di fatti realmente accaduti». Amen.



Giuseppe Marfisi