Stoccaggio gas nel sottosuolo: arriva lo stop dal Comune

L'iniziativa è del consigliere Alessandro Giardinelli su proposta dell'associazione Cassiopea

Stoccaggio gas nel sottosuolo: arriva lo stop dal Comune
CHIETI: DAL COMUNE LO STOP ALLO STCCAGGIO DEL GAS NEL SOTTOSUOLO. Questa mattina in Consiglio Comunale a Chieti è stato approvato all’unanimità l’Ordine del Giorno illustrato dal consigliere Alessandro Giardinelli e presentato insieme con l’Associazione CASSIOPEA – STELLE NOVAE di Chieti con oggetto: “divieto di stoccaggio di gas nel sottosuolo comunale”.
 
COME FUNZIONA. Il sistema di stoccaggio di gas naturale consiste nel deposito, attraverso l’immissione ad elevate pressioni in strutture del sottosuolo, di gas naturale prelevato dalla rete di trasporto nazionale e nella successiva estrazione e nuova immissione nella rete in funzione delle richieste del mercato. Si tratta, quindi, di metodologia di puro interesse commerciale ed è diretto alla stabilizzazione del mercato del gas naturale, consentendo di modulare l’offerta in relazione alla forte variabilità stagionale della domanda. Tale attività può produrre microterremoti artificiali indotti, mediamente al di sotto del grado 2 della scala Richter ma con punte documentate superiori al grado 3.
 
IL SITO DI SAN VITO SULLA MARRUCINA. Ultimamente è stato autorizzato un sito di stoccaggio nella vicina San Martino sulla Marrucina, distante dalla città di Chieti circa 8,4 Km. E’ noto come il comune di Chieti, secondo le indicazioni dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, è in Zona Sismica 2, cioè potenzialmente soggetta a terremoti abbastanza forti. Da ciò si comprende come tale stoccaggio di gas, in un area così vicina alla nostra città, possa rappresentare un potenziale pericolo sismico.
 
COSA PREVEDE L'ODG APPROVATO. Il Consiglio Comunale approvando questo Ordine del Giorno ha impegnato il Sindaco Umberto Di Primio e la Giunta Comunale:
1) a dichiarare la contrarietà allo stoccaggio di qualsiasi tipologia di gas (metano, anidride carbonica, ecc) o altri liquidi ad altra pressione, nelle strutture geologiche del sottosuolo del Comune di Chieti
2) a procedere alla sensibilizzazione delle altre amministrazioni comunali confinanti o provinciali, affinché siano edotte alla conoscenza dei rischi potenziali di queste attività industriali, cercando di coordinarsi con le stesse affinché tale divieto sia esteso anche nei loro territori
3) A disporre affinché venga operata, di concerto con gli altri Enti della zona, una attività di opposizione comune ed ogni azione giudiziaria nelle sedi competenti avverso il Decreto di dichiarazione della compatibilità ambientale dell’impianto di stoccaggio di gas naturale in località San Martino della Marrucina (Ch) del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 165 del 19.06.2014, a difesa della popolazione residente dai potenziali rischi derivanti dai microterremoti e dalle sollecitazioni delle faglie tettoniche a causa delle pressioni indotte.
 
Redazione Chieti