“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Spariti 1,2milioni dal Consorzio industriale di Chieti-Pescara
La notizia riportata dal quotidiano IlCentro su un'indagine della Procura di Pescara per peculato: una dirigente avrebbe sottratto denaro dalle casse dell'ente per anni
Una notizia che ha dell'incredibile è stata riportata dal quotidiano 'IlCentro' nell'edizione di ieri, 17 luglio 2025. Secondo il quotidiano, infatti, ci sarebbe un buco da oltre 1,2 milioni di euro nei conti del Consorzio industriale di Chieti-Pescara, ente economico sotto la vigilanza della Regione Abruzzo. All'origine di questo ammanco, secondo la Procura della Repubblica che indaga, la responsabilità di una dirigente dell’ente che, negli anni, avrebbe sottratto denaro attraverso un sistema fraudolento con cui ha trasferito fondi su conti correnti personali. Addirittura queste somme sono state utilizzate per l’acquisto di beni immobiliari ma al momento non si conosce di più.
Le indagini, coordinate dal procuratore capo Giuseppe Bellelli e condotte dal sostituto procuratore Anna Benigni, sono partite lo scorso aprile a seguito di una denuncia presentata dalla commissaria straordinaria del Consorzio, un ente in liquidazione dal 2015 e in profonda crisi finanziaria. A far scattare l’allarme era stata la direttrice della banca presso cui è acceso il conto del Consorzio, che aveva notato movimentazioni sospette.
Dai primi accertamenti, è emerso che i fondi pubblici destinati allo sviluppo industriale sarebbero stati distratti tramite una serie di bonifici. Nelle operazioni, la dirigente avrebbe falsificato le causali, indicando come beneficiari ditte e professionisti realmente collaboratori dell’ente, mentre i soldi sarebbero finiti invece su conti intestati a lei. Un inganno ripetuto nel tempo e orchestrato con metodo, sempre secondo le ipotesi della Procura.
Sotto ordine del pubblico ministero, una parte delle somme è già stata sequestrata d’urgenza, un provvedimento convalidato dal giudice per le indagini preliminari Maria Carla Sacco. Oltre al conto principale, gli investigatori hanno rintracciato altri quattro conti correnti riconducibili all’indagata, su cui sarebbero confluiti i fondi del Consorzio.




