Sofri scrive, Ilva non approva

Taranto. L'azienda querela lo scrittore/giornalista per l'articolo “Gli operai Ilva - Non risaliremo su quelle gru”

Sofri scrive, Ilva non approva

ADRIANO SOFRI SCRIVE, ILVA NON APPROVA. In merito all’articolo “Gli operai Ilva - Non risaliremo su quelle gru” pubblicato oggi dal quotidiano La Repubblica a firma di Adriano Sofri, Ilva comunica che si tutelerà in tutte le sedi, anche legali, per il «vergognoso attacco all’Azienda perpetrato utilizzando fonti anonime su un tema critico come quello della sicurezza». Il giornalista e scrittore Adriano Sofri, meno di 23 ore fa, aveva pubblicato anche sul suo profilo facebook un "pezzo" (I gruisti tornati sulla terra) sul dramma della tromba d'aria che si è abbattuta sullo stabilimento di Taranto e che ha provocato la morte di Francesco Zaccaria, operaio gruista, e il ferimento di suoi compagni: una vicenda sulla quale la magistratura ha aperto un’indagine. «Ilva - si legge nella nota inviata dall'ufficio stampa - ha ottenuto proprio pochi giorni fa, il 14 novembre, al tavolo tecnico presso la Prefettura di Taranto, unanime riconoscimento da parte di tutte le Autorità per il lavoro di miglioramento della sicurezza nello stabilimento. Un impegno che ha permesso dal 2005 a oggi di ridurre gli infortuni del 60% grazie a importanti investimenti e a una formazione continua e costante». Secondo l'azienda, infatti, al tavolo tecnico sulla sicurezza erano presenti il Sindaco e il Presidente della Provincia di Taranto, i vertici del Dipartimento di prevenzione dell'Asl di Taranto, dell'Inail di Taranto e del comando provinciale Vigili del Fuoco che hanno dettagliatamente relazionato sulle proprie ispezioni e rilievi e definito i risultati ottenuti da Ilva "straordinari". «Sulla base dei dati oggettivi e dell'impegno quotidiano profuso dall'azienda per la sicurezza dei suoi lavoratori - conclude la nota - , appaiono del tutto immotivate, inconsistenti, offensive le dichiarazioni espresse nell'articolo che oltretutto utilizza fonti anonime per riportare dichiarazioni gravissime e del tutto false».

Redazione Independent